Con il programma Driade (Distretti regionali per l’innovazione, l’attrattività e il dinamismo dell’economia locale) le imprese industriali e artigiane della Lombardia hanno a disposizione 23 milioni di euro per accrescere la propria competitività, in linea con quanto prevede la legge regionale 1/2007. Driade - progetto varato dalla Giunta regionale su proposta del presidente Roberto Formigoni di concerto con gli assessori all’Industria, Piccola Media Impresa e Cooperazione, Massimo Corsaro e all’Artigianato e Servizi, Domenico Zambetti - ha l’obiettivo di contribuire al processo evolutivo del modello meta-distrettuale e di sostenere l’emergere di diverse e nuove forme di aggregazione, di sistemi produttivi locali e di filiere come fattori rilevanti per la realtà economica della Lombardia.Dei complessivi 23 milioni di euro, 7,4 sono stanziati direttamente da Regione Lombardia, altrettanti lo saranno dal Ministero dello Sviluppo Economico e circa 9 provengono da cofinanziamenti privati."Questo innovativo programma - spiega Massimo Corsaro - è un altro concreto esempio di attuazione della nostra legge per la competitività con cui abbiamo deciso di premiare chi veramente vale, dicendo definitivamente basta ai finanziamenti a pioggia, rimettendo allo stesso tempo ’a sistema’ l’insieme delle politiche e degli strumenti a favore delle imprese".Driade si incentra su tre assi di intervento.Il primo ha come obiettivo quello di sperimentare nuovi percorsi di supporto alla nascita e al consolidamento dei sistemi produttivi, favorendo la nascita di esperienze pilota, nella strumentazione e nelle modalità operative che permettano di aumentare la capacità innovativa e tecnologica dei sistemi locali. Il secondo, anche tramite il coinvolgimento e il supporto finanziario delle Province e delle Camere di Commercio, ha lo scopo di rafforzare la coerenza del programma con le strategie indicate dalla Regione, sviluppando nuovi percorsi metodologici, accompagnando l’emersione di realtà settoriali aggregate, moltiplicando gli effetti e le ricadute delle azioni sviluppate e mettendo a disposizione strumenti trasversali per l’allargamento del campo di azione.L’ultimo, invece, mette a disposizione tutti gli strumenti per un’efficace ed efficiente attuazione di Driade. Le risorse saranno quindi utilizzate per le fasi di preparazione, attuazione, monitoraggio e controllo finanziario, affinché il progetto possa realizzarsi al meglio e nel pieno rispetto dei tempi."Driade - commenta Zambetti - grazie alla struttura scelta, si pone come progetto sperimentale e innovativo nel quadro nazionale, valorizzando artigiani e microimprese lombarde affinché la nascita di nuove forme di aggregazione sia sempre più testimonianza della vivacità e dinamicità della nostra realtà economica". L’adozione di questo programma da parte della Giunta regionale è stata preceduta dalle consultazioni con le Camere di Commercio, le Province e le associazioni di categoria nei settori dell’industria, dell’artigianato e dei servizi, e dal Tavolo di Segreteria del Patto per lo Sviluppo.Regione Lombardia, auspicando una rapida risposta dal Ministero che a breve dovrebbe approvare e cofinanziare il Programma, si appresta ad attivare nuovi incontri con gli stessi Enti così da definire, di concerto, tutti gli ambiti di collaborazione.(18/06/2008)
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