Parte del lavoro in Ungheria e 60 esuberi
Sciopero alla «Sematic» di Osio Sotto
La preoccupazione di dipendenti e sindacati per l'annuncio della società. L’incontro di venerdì scorso non avevo sortito esiti positivi.
Sono in sciopero oggi, martedì 2 aprile, i dipendenti della «Sematic» di Osio Sotto. La protesta è stata indetta ieri, lunedì 1 aprile, dall’assemblea dei lavoratori contro i 60 esuberi dichiarati dall’azienda, che occupa 330 persone e che ha deciso di spostare in Ungheria parte della produzione (l’azienda fabbrica ascensori, montacarichi e scale mobili).
Una decisione non nuova nel panorama bergamasco, non è la prima volta infatti che aziende delocalizzano all’estero la produzione, attirate all’estero da costi del lavoro più bassi. Un incontro in Confindustria tra azienda e sindacati venerdì scorso non ha dato esito positivo. «La trattativa si è interrotta – dice Claudio Ravasio, della segreteria provinciale Fiom-Cgil –, non accettiamo le intenzioni della Sematic che, pur in presenza di bilanci aziendali più che positivi, punta solo a ridurre i costi di produzione per aumentare il profitto del Gruppo Wittur».
«Vi è preoccupazione per le gravi ricadute occupazionali», sottolinea Maurizio Gozzini, della Fim-Cisl di Bergamo. L’azienda si limita a ricordare che «è in corso la trattativa in merito al contratto di solidarietà, di cui si attende l’esito».
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