Panificatori, siglato l’accordoeconomico: 60/70 euro in più

L’aumento salariale complessivo è di 60 euro per il comparto artigianale (in tre tranches) e 70 per quello industriale (in due scadenze). Gli addetti nella nostra provincia sono 1.500.

È stata definita l’intesa per il rinnovo della parte economica per il 2002-2003 del contratto nazionale Federpanificatori, scaduto il 28 febbraio 2002. Il contratto, largamente prevalente nel settore della panificazione, che in Bergamasca occupa mediamente 1.500 addetti, si aggiunge alle intese già sottoscritte con Assipan Confcommercio e Fiesa Confesercenti, in vigore dal 1° giugno scorso.
La firma dell’accordo giunge dopo uno scontro sindacale durato diversi mesi: Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil osservano in un comunicato che la pressione delle organizzazioni sindacali, nonché lo sciopero proclamato ha portato Federpanificatori a modificare la sua posizione e sottoscrivere il rinnovo contrattuale.
L’intesa prevede la scadenza naturale del contratto nazionale di lavoro al 29 febbraio 2004 e tre "tranches" di incremento salariale. Questo il calendario per la panificazione artigianale: 34 euro dal primo settembre 2002, 22 euro dal primo giugno 2003 e 4 euro dal primo gennaio 2004 con una tantum di 80 euro per i lavoratori in forza al primo gennaio 2003. Per la panificazione industriale, le scadenze sono 40 euro dal primo giugno 2002 e 30 euro dal primo gennaio 2003, con corresponsione degli arretrati maturati per chi è in forza dal primo settembre 2002 con il primo periodo di paga utile.
Le segreterie provinciali Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil esprimono un giudizio positivo nel merito dell’intesa, anche perché si è raggiunto l’obiettivo di incrementare i minimi tabellari, recuperando per intero il differenziale tra inflazione programmata ed effettiva per il biennio precedente.
Nelle prossime settimane saranno organizzate assemblee nei luoghi di lavoro, per illustrare ai lavoratori i contenuti dell’intesa siglata a livello nazionale.
Da L’Eco di Bergamo del 9/10/2002

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