Ortofrutta, è crisi per la banane dell’Ecuador

Da una parte la domanda ristagna – e quasi si azzera sul finire di ciascun mese -, dall’altra diversi fattori premono sui prezzi di alcuni prodotti: non si è certamente aperto con il sorriso il 2008 dell’ortofrutta. La situazione più pesante è forse quella che coinvolge le banane: l’Ecuador, primo produttore mondiale, è letteralmente allagato dopo settimane di piogge incessanti, e questo significa piantagioni rovinate, vie di comunicazione impraticabili, navi ferme nell’attesa vana di merci che non raggiungono i porti di carico, e disponibilità di prodotto in calo, con conseguente risalita dei costi lungo la filiera e del prezzo finale. Diverso il motivo, invece, per la salita del prezzo del cavolfiore: nelle scorse settimane l’offerta eccedeva la domanda ed il prezzo era crollato praticamente a livelli da «sottocosto”», e quindi il movimento verso l’alto di questi giorni va interpretato come un recupero del reale valore del prodotto. Fisiologico il ritocco generalizzato dei prezzi delle mele, conseguenza, dato che siamo ormai a stagione inoltrata, dei costi di conservazione e dell’aumento dello scarto. Discretamente vivace il panorama delle pere: se le prime Williams argentine sono ancora troppo poche per incidere sul mercato, si registra una buona richiesta di Abate e Conference, mentre per la Decana assistiamo a differenze di prezzo molto marcate tra le pezzature più grosse e quelle più piccole.
È invece crollato il prezzo dei carciofi, dopo che settimane di forte domanda e alta qualità avevano tenuto alte le quotazioni; solo la mammola, presente peraltro in quantità limitate, si mantiene a livelli superiori. Confusa la situazione dei fagiolini boby: prodotto esclusivamente africano, con lavorazione e qualità altalenante e prezzi che oscillano di conseguenza.
Ma per l’Italia si profila ormai la nuova, più favorevole stagione produttiva: dal nostro Mezzogiono cominciano ad arrivare cipollotti, bianchi e rossi, e asparagi, sebbene per questi ultimi al momento il rapporto qualità/prezzo favorisca ancora quelli peruviani. Tra le fragole la massa di prodotto è ancora spagnola o nordafricana, ma sono già sbarcate le prime avanguardie siciliane e campane, di qualità migliore e prezzo in continuo calo.
E questo è appunto il trend atteso per il mese di marzo: patate novelle, asparagi e fragole dall’Italia in aumento per quantità e qualità e in diminuzione quanto al prezzo; arriveranno pere, mele e cipolle dall’emisfero sud (Argentina, Cile, Messico, Australia); e tutti sperano in una soluzione dell’emergenza Ecuador, non solo per ristabilire il prezzo delle banane, ma anche per salvare le piantagioni e i posti di lavoro di decine di migliaia di persone. Ma sta per cominciare anche la stagione di casa nostra: gli orti orobici sono in procinto di offrirci la loro produzione di insalate, una delle più rinomate e qualificate di tutta Italia.

(29/02/2008)

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