Ortofrutta, calano le vendite Boom di presenze al mercato

E’ stato un altro sabato mattina di ressa al mercato ortofrutticolo. I cittadini, in risposta al caro prezzi che almeno da due anni ha colpito il settore ortofrutticolo, non hanno dubbi: al mercato i prezzi sono decisamente più abbordabili, inoltre c’è un’ottima possibilità di scelta tra prodotti di varia qualità. Gli acquirenti insomma hanno la possibilità di acquistare con un ottimo rapporto qualità-costo. L’aumento dei prezzi di frutta e verdura ha comunque prodotto un’inevitabile diminuzione dei consumi a partire dal 2002. Una discesa che è proseguita nel 2003.

Da un’analisi condotta dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori, negli ultimi dodici mesi le famiglie hanno acquistato poco più di 5 milioni di tonnellate di frutta e di prodotti agricoli, con una spesa che si avvicina agli 8 miliardi di euro. Rispetto al 2002 i consumi sono scesi di circa il 12%, mentre i prezzi al dettaglio sono cresciuti, in media, intorno all’8%. Gli acquisti di prodotti ortofrutticoli hanno avuto un’incidenza sulla spesa domestica alimentare pari al 18%, costituendo così la seconda voce in termini di importanza dietro al settore delle carni (21,9%) ma davanti al pane e ai trasformati di cereali (17%).

Segno questo che, comunque per gli italiani, l’acquisto di frutta e verdura resta prioritario. Ed è presumibilmente per questo, che negli ultimi cinque-sei anni il mercato ortofrutticolo - dove i prezzi sono più interessanti - ha registrato un vero e proprio boom di presenze. A questo proposito, per meglio rispondere alle nuove esigenze del settore, sono in corso trattative per la costruzione di un nuovo ortomercato a Zanica.

(10/01/2004)

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