Nuovi consiglieri nella Banca di Bergamo

Nuovi consiglieri nella Banca di BergamoEntrano Ceruti, Fratus, Ghislanzoni, Bortolomiol, Panseri e il direttore generale Mosè Fagiani

Sei nuovi consiglieri nella Banca di Bergamo, che ha esteso il Cda da 12 a 15 componenti: sono il commercialista Gianfranco Ceruti (già presidente della Provincia di Bergamo e attuale presidente della Teb la società che sta realizzando il tram delle valli), Isidoro Fratus (amministratore delegato dell’Atalanta e dalla Alias, azienda di mobili di design), l’imprenditore lecchese dell’acciaio Giandionigi Ghislanzoni, l’imprenditore del settore vernici per parquet Giovanni Panseri, il direttore generale della stessa Banca di Bergamo Mosè Fagiani e Marcellino Bortolomiol, proveniente dalla controllante Veneto Banca.

Si affiancano ai confermati Martino Zambaiti (che resta presidente dell’istituto), Flavio Trinca (presidente della capogruppo Veneto Banca), Bruno Zago, Massimo Malvestio, Franco Antiga, Vincenzo Consoli, Tiziano Mazzuccotelli, Angelo Radici e Aurelio Sangalli.

Escono dal consiglio invece Franco Morotti, già presidente della Banca di Bergamo, durante la gestione Unicredit dell’istituto, Francesco Lovatti (già direttore generale) e Giampietro Valtellina.

All’interno del Consiglio sono di fatto sei gli esponenti di provenienza Veneto Banca, istituto che controlla il 60% del capitale della Banca di Bergamo: Flavio Trinca (presidente del gruppo), Vincenzo Consoli (direttore generale del gruppo), Bruno Zago, Massimo Malvestio, Franco Antiga e il nuovo ingresso Bortolomiol. Per contro ben nove sono i consiglieri espressi dal territorio.

Rinnovato anche il collegio sindacale: presidente è Paolo De Poi (già sindaco effettivo), sindaci effettivi, entrambi nuovi, sono Antonio Biscaro ed Alessandro Masera, mentre i sindaci supplenti sono Bruno Sonego e Fulvio Zanatta.

Le nomine sono avvenute durante l’assemblea dei soci (una trentina i presenti n rappresentanza del 78% del capitale sociale) che all’unanimità ha approvato anche il bilancio 2003 e alcune modifiche di statuto. La più significativa è la possibilità di istituire la carica di amministratore delegato che in un prossimo consiglio dovrebbe essere abbinata a quella di direttore generale occupata da Mosè Fagiani, non a caso appena entrato nel Consiglio.

(20/04/2004)

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