Economia / Bergamo Città
Sabato 26 Dicembre 2015
Non si lavora più «solo» in ufficio
Oltre 15 ore a settimana fuori orario
Lavorare diverse ore in più oltre i tradizionali orari d’ufficio è ormai una consuetudine per la maggior parte dei manager e professionisti. In Italia il 21% degli intervistati dichiara di lavorare anche 15 ore in più alla settimana.
È quanto emerge dai dati raccolti da Regus, il principale fornitore globale di uffici flessibili e spazi di coworking, attraverso una ricerca condotta su un vasto panel internazionale di imprese clienti (44.000 interviste in 105 paesi).
Le nuove tecnologie e le connessioni di rete sempre più veloci consentono di essere sempre connessi attraverso i dispositivi digitali e di poter lavorare in modalità smart working anche lontano dall’ufficio tradizionale oltre il classico orario 9-18.
Sicuramente ciò costituisce un grande vantaggio in termini di flessibilità e di produttività, con notevoli benefici nella gestione delle relazioni con clienti, fornitori e colleghi. Ma il corretto bilanciamento tra lavoro e vita privata (worklife balance) viene messo a rischio da un sovraccarico di lavoro e da una sensibile riduzione del tempo libero da dedicare al riposo.
Anche negli altri paesi europei la situazione è analoga all’Italia, in Francia addirittura un intervistato su tre (27%) dichiara di lavorare oltre 15 ore settimanali in più, mentre anche in Germania (16%) Spagna (16%) e Regno Unito (17%) le percentuali degli “stakanovisti” con oltre 15 ore lavorative di straordinari ogni settimana è molto elevata e la media globale si attesta al 14% degli intervistati.
Il giorno lavorativo più lungo è lunedì: il 14% degli intervistati italiani dichiara infatti che il primo giorno della settimana richiede un impegno lavorativo per un tempo maggiore rispetto agli altri; questo dato è allineato alla media globale degli altri paesi che registra il 16%.
Anche sabato richiede molto tempo da dedicare al lavoro, sino ad essere il secondo giorno più impegnativo della settimana per il 12% dei manager e imprenditori italiani intervistati. Mentre in Francia (6%) e in Germania (4,7%) i sabati lavorativi registrano percentuali più contenute.
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