Economia / Bergamo Città
Martedì 29 Novembre 2016
Niente aumenti Iva, bonus asilo
Da maggio l’anticipo pensionistico
La Legge di stabilità abbassa la pressione fiscale. Scongiurate le clausoledi salvaguardia solo per il 2017.
Una manovra che innanzitutto abbassa le tasse. Nel giorno del via libera della Camera alla Legge di bilancio, il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, lo ripete come un mantra e sottolinea che, nonostante il testo fosse già «pieno di buone notizie», Montecitorio lo ha anche migliorato. Ecco alcuni dei capisaldi della Legge di bilancio, ora pronta per il passaggio al Senato nella settimana dopo il referendum.
No aumenti Iva
Il «grosso» della manovra sta nella cancellazione delle clausole sull’Iva per 15 miliardi di euro. Nel 2017 non ci saranno quindi aumenti delle tasse legati alle clausole lasciate in eredità dal passato. Il problema rimane però per il 2018 e il 2019, rispettivamente per 19,6 miliardi e di 23,3 miliardi.
Eco e sismabonus
Il sismabonus viene confermato a partire dal 50% ma potrà arrivare fino all’85% in caso di miglioramento di 2 classi di rischio. L’agevolazione, che viene «stabilizzata» per 5 anni fino al 2021, vale sia per i condomìni sia per le abitazioni singole e si potrà detrarre, quindi recuperare, in 5 anni anziché in 10. Le percentuali di sconto aumentano al 70 e 80% per le case e al 75 e 85% dei condomìni.
Premi produttività
La versione originale della manovra prevedeva la decontribuzione per le assunzioni stabili (anche in apprendistato) degli studenti che abbiano svolto stage (alternanza scuola-lavoro). Il tetto era di 3.250 euro l’anno per massimo 36 mesi. Con un decreto ministeriale si è poi intervenuti per alzare la soglia a 8.060 euro, ma solo per le assunzioni al Sud di giovani e disoccupati. Salgono invece i tetti per la detassazione al 10% dei premi di produttività (fino a 4.000 euro su redditi di massimo 80.000 euro).
Bonus nascita da 800 euro
La manovra mette a disposizione 392 milioni l’anno per il bonus nascita da 800 euro, stimando una platea di 490 mila future mamme. Alla Camera il bonus da 1.000 euro per l’asilo nido è stato esteso anche ai bambini malati fino a 3 anni che hanno bisogno di assistenza a casa. Ampliato nel corso dell’esame a Montecitorio anche il congedo per i neopapà: resta a 2 giorni nel 2017, salendo a 4 nel 2018 (5 in caso di uno in più a valere su quelli della madre).
Ecco l’iperammortamento
Nel 2017 viene confermato il superammortamento al 140% sui beni strumentali ma arriva anche l’iperammortamento al 250% per gli investimenti in innovazione. Sgravi aggiuntivi sono previsti anche per quelli in ricerca e sviluppo. Per le imprese scatterà da gennaio anche la riduzione dell’Ires dal 27,5% al 24%. Attenzione anche alle Pmi con l’introduzione dell’Iri (sempre al 24%).
L’anticipo pensionistico
L’anticipo pensionistico scatta il primo maggio 2017, rimane in vigore in via sperimentale fino alla fine del 2018. Si può chiedere con 63 anni di età e 20 di contributi. La penalizzazione è del 4,5%. Il governo ha però previsto l’Ape social a costo zero per disoccupati e disabili (63 anni di età a 30 di contributi) o lavoratori impegnati in attività particolarmente pesanti (63 anni e 36 di contributi). Alla Camera è stata estesa infine la sperimentazione di «Opzione donna», la platea dei salvaguardati dall’ottava salvaguardia degli esodati (da 27.000 a 30.000) e sono stati aggiunti 150 milioni allo stanziamento iniziale di 500 milioni dal 2018 per la lotta alla povertà.
Scuole paritarie
Raddoppiano i contributi per gli istituti privati che accolgono disabili e per le scuole materne paritarie. Arrivano in tutto 75 milioni.
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