Moda in crisi, Pinco Pallino
chiede il concordato in bianco

Pinco Pallino, l’azienda di Entratico che firma capi di alta moda per bambini, nei giorni scorsi ha presentato domanda di concordato in bianco al Tribunale di Bergamo. Per l’azienda bergamasca ci sono però già tre manifestazioni di interesse, a cui se ne potrebbero sommare altre.

Pinco Pallino, l’azienda di Entratico che firma capi di alta moda per bambini, nei giorni scorsi ha presentato domanda di concordato in bianco al Tribunale di Bergamo. Che l’azienda bergamasca, fondata da Imelde Bronzieri e Stefano Cavalleri e dal 2010 detenuta dal fondo Opera, stesse attraversando una fase di difficoltà, non è un mistero. Con l’ingresso, l’anno scorso, dell’attuale amministratore delegato Gaetano Sallorenzo, si è cercato di dare un cambio di rotta alla società, che soffre, in particolare, di un problema di liquidità, oltre ad una perdita di esercizio di circa 7,6 milioni di euro, a fronte di un giro d’affari di 8,7 milioni.

Ad ogni modo per l’azienda bergamasca ci sono già tre manifestazioni di interesse, a cui se ne potrebbero sommare altre nei prossimi giorni. I nomi in campo sono: Jasper Max Limited, società che distribuisce abbigliamento per bambini in Cina controllata dal fondo Lunar Capital, operatore di private equity con base a Shanghai, che con Pinco Pallino ha dato vita ad una joint venture per la costituzione, avvenuta a inizio anno, della Yehoo Pinco Pallino Limited (detenuta dall’azienda bergamasca al 49%), con l’obiettivo di presidiare i mercati dei Paesi del Far East; la Mtg - Manifatture Tessili Gioia srl di Nola, in provincia di Napoli, che opera anche attraverso il brand di abbigliamento femminile «Giorgia & Johns»; e infine la Boccaccini Spa di Porto Sant’Elpidio (Fermo nelle Marche), che attraverso il marchio «L’autre chose» realizza il total look per la donna.

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