Economia
Martedì 11 Gennaio 2005
Meccanici verso la richiesta unitaria di 130 euro
Meccanici verso la richiesta unitaria di 130 euroSi sblocca il percorso della piattaforma contrattuale: il comitato centrale Fiom dà mandato per l’accordo con Fim e Uilm
Ci sono voluti oltre quattro mesi di discussione ma Fiom, Fim e Uilm a questo punto sono arrivati a un passo dalla piattaforma unitaria per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici. Ieri il Comitato centrale della Fiom ha rinnovato il mandato al segretario generale, Gianni Rinaldini, per concludere un accordo con Fim e Uilm sulle richieste da presentare a Federmeccanica per il rinnovo del contratto della categoria scaduto a fine dicembre 2004 e che interessa circa 50 mila lavoratori solo in provincia di Bergamo. L’incontro tra i segretari dei metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil è fissato per questa mattina ma già ieri, dopo la riunione del Parlamentino della Fiom che ha sostanzialmente rafforzato la posizione di Rinaldini, trapelava ottimismo sulla possibilità di trovare la «quadratura» sulle richieste.
La richiesta economica dovrebbe aggirarsi sui 130 euro, una parte dei quali da chiedere per tutti i lavoratori (circa 105 euro) e una parte da chiedere per quei lavoratori che non fanno contrattazione integrativa. Le ultime questioni da sciogliere sono proprio su questo punto, con la Fiom che punta a dare la quota aggiuntiva a tutti per poi assorbirla con la contrattazione aziendale, e Fim e Uilm che sottolineano come questa quota debba essere chiesta specificatamente per chi non è coperto dalla contrattazione integrativa. Il documento della segreteria della Fiom sulla necessità di fare una piattaforma unitaria è stato approvato con soli sei astenuti e la decisione di fissare per venerdì 14 gennaio l’assemblea nazionale del sindacato per assumere una decisione definitiva.
Se oggi si troverà l’accordo sulla piattaforma per il principale contratto dell’industria sarà una svolta importante nei rapporti tra Fiom, Fim e Uilm, incrinati dopo le ultime due tornate contrattuali chiuse senza la firma della Fiom (nell’ultima anche le piattaforme furono separate). La marcia verso una nuova unità cominciata con il congresso straordinario della Fiom a Livorno a giugno, quando Rinaldini sottolineò come «l’unità di azione» rendesse tutti «più forti», ha avuto comunque un passaggio fondamentale anche sulle regole per la validazione dell’eventuale accordo sulle quali già da tempo si è trovata una ipotesi di intesa. La soluzione dovrebbe essere un referendum dei lavoratori sulla piattaforma e uno «di mandato» sull’ipotesi di accordo sul contratto.
Ottimisti sulla possibilità che si arrivi già oggi a una piattaforma unitaria sono i leader di Fim e Uilm. «Vista questa votazione - ha detto il segretario generale della Fim, Giorgio Caprioli a proposito del via libera del Comitato centrale della Fiom al documento della segreteria sulla piattaforma unitaria - le probabilità sono buone».
«Sono ottimista - ha detto il segretario dei metalmeccanici della Uil, Tonino Regazzi - stando così le cose ci sono le condizioni per la piattaforma unitaria».
(11/01/2005)
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