Marchio Igp al Salame Bergamasco
Da 8 aziende ok al disciplinare

Proprio in tempo per presentarsi sulla ribalta dell’Expo, il Salame Bergamasco «incasserà» il marchio europeo Igp, (Indicazione Geografica Protetta). Sarà così il primo salume prodotto esclusivamente nella nostra provincia ad avere un marchio internazionale (altri se ne producono, ma insieme ad altre province).

La Bergamasca, si sa, è ricca di ben 9 formaggi Dop, ma nessun salume poteva finora vantare un riconoscimento di qualità a livello internazionale.

« Il Salame Bergamasco Igp sarà il primo», afferma con soddisfazione Luca Chiesa, 39 anni, amministratore delegato del Salumificio Ibs e presidente della Associazione per la valorizzazione del Salame Bergamasco. «Ci stiamo lavorando da alcuni anni – continua Chiesa – e a questo scopo già nel 2006 8 salumifici orobici si sono uniti in associazione. Ora siamo a buon punto. Il disciplinare di produzione ha già ottenuto il parere favorevole di Regione Lombardia per l’invio della pratica al ministero, che ha 90 giorni di tempo per far pervenire delle osservazioni. In assenza di modifiche al disciplinare, il prodotto andrà subito in protezione transitoria e si potrà subito avviare la produzione a marchio Igp, in attesa della approvazione definitiva a Bruxelles».

Questi gli otto salumifici che hanno promosso l’iter della domanda per l’Igp e che sono pronti a mettere in pratica il disciplinare e quindi a produrre Salame Bergamasco Igp: Salumi Bortolotti di Cene, Salumificio Alborghetti di Ambivere, Salumificio Bonalumi di Mozzo, Effesalumi di Nibionno (Lecco) ma con unità produttiva a Cividino di Castelli Calepio, Ibs di Azzano San Paolo, Salumificio Azzola di Torre de’ Roveri, Salumificio Pizzetti di Covo, Ditta Gamba di Villa d’Almè.