Malpensa, la bergamasca Vitali chiude in tempi record i lavori sulle piste - Foto

Con 150 addetti impiegati 24 ore su 24, un ridotto impatto ambientale, oltre 85.000 tonnellate di materiale steso, 70 km di nuovi cavi per 850 nuovi AVL l’intervento è destinato a diventare una case history del settore.

Vitali spa, gruppo che da sempre si contraddistingue nel settore delle grandi infrastrutture e per la mobilità dello sviluppo immobiliare, ha concluso con successo i lavori di riqualificazione e ammodernamento della pista 17L/35R e delle vie di rullaggio D ed E dell’Aeroporto di Milano Malpensa. Numeri imponenti per l’intervento di riqualificazione su ben 168.000 mq di superficie che ha coinvolto oltre 150 addetti che hanno lavorato su turni 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Un progetto da 11 milioni di euro che ha avuto un grande focus verso la circolarità economica, la sostenibilità ambientale e il riuso dei materiali di lavorazione.

Le azioni di rifacimento dell’intera superficie della pavimentazione dell’infrastruttura di volo e delle piste di rullaggio, complessivamente 140 mila mq per l’airside e 28 mila mq per le vie di rullaggio, si sono basate da un lato, sulla massimizzazione e il reimpiego dei materiali provenienti dalle pavimentazioni esistenti e dalle fondazioni e dall’altro l’impiego di mezzi tecnologicamente avanzati dotati di sistema GPS, l’installazione di specifici impianti interni al sedime aeroportuale atti a recuperare i materiali derivanti dalle lavorazioni in pista direttamente all’interno dello scalo. In questo modo Vitali è stato in grado di ridurre l’impatto ambientale complessivo dell’intervento attraverso il trattamento e il recupero del 100% dei materiali derivanti dalle lavorazioni sul sedime oltre al risparmio di Co2 connessa al trasporto e smaltimento dei materiali di risulta drasticamente diminuiti grazie a questo approccio green di Vitali.

Dopo una prima fase del progetto si è concentrata sull’analisi dello stato di fatto e la definizione delle caratteristiche strutturali e funzionali delle pavimentazioni per determinare le azioni necessarie ad estendere la vita utile delle infrastrutture di almeno 20 anni assicurando i più alti standard di sicurezza e comfort di volo e un attenta programmazione di tutte le fasi del cantiere, Vitali ha avviato gli interventi di demolizione (totale o parziale) degli strati bituminosi e la riqualifica profonda degli strati di fondazione nelle zone più sollecitate e nella successiva completa ricostruzione della pavimentazione flessibile per un totale di oltre 85.000 tonnellate di materiale steso. Gli interventi più profondi di riqualifica strutturale e funzionale, quindi, hanno interessato la pista 17L/35R, in particolar modo, nella parte centrale che subisce un grande numero di transiti dei carrelli degli aeromobili.

Oltre alle lavorazioni descritte, le opere di riqualificazione dello scalo di Malpensa hanno interessato tutti i segnali luminosi di pista con la sostituzione di tutte le vecchie luci ad incandescenza con nuove a LED a basso consumo. Sono stati installati oltre 850 nuovi segnali luminosi e relativi nuovi cavi per oltre 70 km complessivi. Questa innovazione garantirà un notevole risparmio in termini di consumi che a sua volta si traduce in un vantaggio nei confronti dell’ambiente. In ultimo, i lavori di riqualificazione della pista 17L/35R hanno tenuto conto anche del potenziamento del sistema idrico dell’infrastruttura.

Ciò che ha distinto questo progetto è l’attenzione nei confronti della circolarità economica. Attraverso questa commessa Vitali ha dimostrato come sia stata possibile – nonché necessaria – l’introduzione di comportamenti sostenibili anche nel settore delle costruzioni. “Siamo consapevoli di quanto sia stato importante produrre delle risposte concrete in termini di sostenibilità nel settore delle costruzioni e delle infrastrutture. Malpensa ci ha dato la possibilità di dimostrare nuovamente come questa sia una strada percorribile e funzionale ai progetti – afferma Luca Vitali, Direttore Generale del Gruppo Vitali Spa – Avendo installato all’interno del cantiere un impianto di vagliatura e uno di produzione, siamo stati in grado di trattare, recuperare e riutilizzare, direttamente in loco, le materie prime secondarie che sono derivate dalle lavorazioni eseguite sulla pista. I materiali di risulta sono stati adeguatamente lavorati e di conseguenza riutilizzati”. Le innovazioni introdotte hanno aumentato la capacità del cantiere di risparmiare il materiale vergine e diminuire il traffico dei mezzi da e per l’aeroporto, con la conseguente diminuzione di Co2. Questo senza considerare i vantaggi a lungo termine anche per l’aeroporto che, attraverso il nuovo impianto AVL, potrà ottimizzare i consumi con un notevole risparmio energetico.

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