I lavoratori del Linificio e Canapificio Nazionale di Villa d’Almè sono tornati ad incrociare le braccia per protestare contro i 165 esuberi annunciati dall’azienda il 28 settembre scorso. I tagli riguardano 130 delle 200 persone assunte nello stabilimento di Villa d’Almè e i 35 addetti alla produzione, in quello di Fara, su un totale di circa 60 dipendenti.
Per la seconda giornata di sciopero, dopo quello del 10 ottobre, è stato organizzato un corteo che dalla sede dell’azienda in via Ghiaie ha raggiunto il centro di Villa d’Almè. Lo sciopero, hanno spiegato i sindacati, è una risposta alla decisione della proprietà di cessare l’attività produttiva con la conseguente chiusura dello stabilimento di Fara.
Secondo le Rsu è invece possibile mantenere la lavorazione nella zona visto che le pettinatrici verranno dislocate, ma non vendute, in Lituania e Francia. Il prossimo incontro tra i vertici del Linificio e i sindacati è stato fissato per martedì 23 ottobre.
(18/10/2007)
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