L’Expo e il patto per i trasporti
Radici: pronto a farlo decollare

«Questo modo di fare sindacato mi piace perché ha una vision, sa guardare avanti». L’endorsement arriva da Miro Radici, il presidente di Sacbo, la società che gestisce l’aeroporto di Orio al Serio, ed è rivolto all’indirizzo di Luca Stanzione, il giovane segretario generale della Filt-Cgil.

«Questo modo di fare sindacato mi piace perché ha una vision, sa guardare avanti». L’endorsement arriva da Miro Radici, il presidente di Sacbo, la società che gestisce l’aeroporto di Orio al Serio, ed è rivolto all’indirizzo di Luca Stanzione, il giovane segretario generale della Filt-Cgil, sindacato che rappresenta i lavoratori dei trasporti. Stanzione, in un’intervista a «L’Eco di Bergamo», poneva una questione: un patto fra aziende dei trasporti, istituzioni e, naturalmente, sindacato, in vista di Expo 2015.

Per cogliere al meglio le opportunità della manifestazione e le ricadute positive che potrà avere anche sul nostro territorio, Stanzione propone un «do ut des»: il sindacato si impegna a non aumentare la conflittualità nel settore in cambio di una contrattazione di secondo livello proficua per i lavoratori.

E Radici concorda, partendo da un presupposto: «Mi fa piacere vedere che l’attenzione del sindacato si rivolge anche all’utente finale. Finalmente inizia a prendere in considerazione altre prospettive». Il punto è questo: «Per tutte le aziende - e in particolare per quelle che operano nel settore dei servizi - il focus è il cliente, perché se è soddisfatto lui, allora ce n’è per tutti». Come a dire, se i risultati sono buoni, tutti ne beneficiano e «il sindacato fa il suo lavoro chiedendo una contropartita».

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