Economia / Val Calepio e Sebino
Venerdì 15 Gennaio 2016
L’ex manager della Nike a Lovere:
«I social utili per intercettare il cliente»
Superare la dimensione familistica delle aziende, abbandonare senza timore progetti imprenditoriali che non funzionano, guardare più alla redditività che al fatturato. Sono i presupposti per un’attività di successo secondo Anthony Smith.
Il manager americano, che in passato ha ricoperto il ruolo di direttore della formazione della forza vendita europea per Nike e per Levis quello di country managing director in Italia, venerdì sera 15 gennaio sarà a Lovere per presentare le sue riflessioni e convinzioni, ospite della Elettrocablaggi di Sovere - con cui collabora - e della Gam, la società di nuoto del pluricampione Giorgio Lamberti che allena i propri atleti nelle piscine di Lovere. L’incontro con il manager americano si terrà nell’auditorium di Villa Milesi a Lovere.
Lavoro e sport, secondo Smith, sono profondamente intrecciati perché in entrambi gli ambiti sono fondamentali la strategia e la leadership «due concetti su cui invito le aziende a riflettere e a capire che cosa significano per loro. Io non ho ricette da proporre, perché non esiste un unico paradigma da applicare a tutte le realtà, ma ogni impresa deve saper riconoscere i propri punti di forza e quelli di debolezza».
Con una importante indicazione: «Bisogna condividere la strategia: molto spesso sento imprenditori ripetere “ho tutto nella mia testa”, ma è essenziale che le idee, i programmi e i progetti, siano condivisi con tutti i collaboratori, i quali non devono essere meri esecutori, ma possono dare un contributo importante».
Dai grandi gruppi americani per cui Smith ha lavorato, da altri colossi come ad esempio Facebook e Procter&Gamble, le aziende italiane dovrebbero trarre un altro insegnamento: «È fondamentale investire nella ricerca e nello sviluppo di nuovi prodotti. Le grandi multinazionali hanno un continuo e stretto contatto con i consumatori, i social network sono uno straordinario mezzo che consente alle aziende di capire cosa vogliono i loro clienti».
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