L’andamento del mercato del lavoro in Bergamasca preoccupa la Cgil. Secondo il sindacato le cifre relative al 2004 - elaborate sulla base dei dati pubblicati dai centri dell’impiego - fanno pensare a una provincia «in declino». Uno dei dati più significativi è certamente quello che riguarda le forme atipiche di lavoro: il lavoro dipendente a tempo pieno, sottolinea la Cgil, sta diventando una specie in via d’estinzione, tanto che nel 2004 è confermato in poco più di un lavoratore su 5 (21.6%). Lo studio del sindacato mette in evidenza che gli avviati al lavoro sono stati 115 mila nel 2004 contro i 121 mila del 2003: il saldo fra chi è stato assunto e chi ha smesso di lavorare è positivo per sole 238 unità, contro le 14 mila del 2003.
Fra gli altri dati preoccupanti l’aumento del numero di chi cerca lavoro, il fatto che più della metà delle persone che trovano occupazione lo ottengono a tempo determinato, l’aumento del part time. L’unico dato positivo riguarda il numero di immigrati: gli extracomunitari che trovano lavoro sono stati il 3 per cento in più del 2003. La situazione insomma non è rosea, e le cifre dovranno essere valutate con attenzione per cercare possibili soluzioni.
(16/02/2005)
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