Lavoro interinale: in tre mesi
Bergamo ha perso il 41,6%

Nel primo trimestre del 2009, 15.410 persone hanno perso il posto di lavoro in Lombardia. Al 10 marzo 1.126 imprese avevano fatto ricorso agli ammortizzatori in deroga per 8.700 lavoratori, un dato superiore a quello di tutto il 2008. Nei primi due mesi dell'anno sono state autorizzate circa 17 milioni e mezzo di ore di cassa integrazione ordinaria e 4 milioni e mezzo di straordinaria.

E' quanto emerge dal rapporto congiunturale sul mercato del lavoro in Lombardia predisposto dalla Cisl Lombardia in occasione del decimo congresso del sindacato regionale (che si aprira' mercoledì a Milano) illustrati martedì dal segretario generale Gigi Petteni.

Dal rapporto della Cisl Lombardia emerge che le province che hanno registrato gli aumenti piu' consistenti della cassa integrazione ordinaria sono state Brescia, Cremona, Mantova e Pavia (rispettivamente +881%, +1196%, +642,5%, +502,4%), mentre la cigs e' cresciuta soprattutto a Como, Lecco e Varese (+1853%, +298%, + 192%).

I settori piu' colpiti sono quelli manifatturieri della metallurgia, meccanica e chimica. Gli interventi della cassa straordinaria sono stati maggiormente richiesti dalle imprese con piu' di 15 addetti.

I primi lavoratori a sentire l'impatto della crisi sono stati gli interinali, che hanno subito una pesante battuta d'arresto gia' a partire dal 2008: se si considera solo l'ultimo trimestre del 2008, le province che hanno registrato le maggiori contrazioni del ricorso al lavoro di somministrazione sono Bergamo (-41,6%), Brescia (-40,4%), Lecco (-42,5%) e Varese (-42,8%), le stesse in cui e' salita fortemente il ricorso alla cassa integrazione.

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