Lavoro in rosa: in Bergamasca poche donne quadri o dirigenti

Solo l’1,2 per cento delle donne lavoratrici bergamasche è un quadro, e addirittura solo lo 0,1 per cento ha raggiunto la qualifica di dirigente. È quanto emerge dalla radiografia dell’occupazione stilata dalla Provincia con i dati dei Centri per l’impiego.

Nel mondo del lavoro in rosa, per quanto riguarda i rapporti di lavoro dipendente, secondo i dati aggiornati a settembre 2006 il 41,3% delle donne ha una qualifica generica, il 27,9% è qualificato, il 20,2% è impiegata, il 4,1% è specializzato. Le donne occupate nella provincia di Bergamo sono 119.181, su un totale di 316.517 lavoratori assunti, mentre quelle alla ricerca di un’occupazione sono 19.293, su un totale di 28.612 iscritti.

Tra le iscritte l’84% ha già avuto un’esperienza lavorativa e il 66,8% sono donne prive di un titolo di studio superiore, mentre il 23,8% ha raggiunto la qualifica professionale o il diploma di scuola secondaria. Nelle liste di mobilità sono 1.508 le donne, provenienti per lo più da aziende del tessile-abbigliamento-confezioni (il 47,9% sul totale delle donne in mobilità). Un dato è confortante: l’incremento di assunzioni dalle 17.806 del 2005 alle 27.782 del 2006: riguardano soprattutto donne tra i 31 e i 40 anni (il 29,6%), nei settori del commercio e del turismo (rispettivamente il 17,2% e il 16,8%). Il 63% di queste assunzioni, del 2006, è stato a tempo indeterminato.

Nell’86% dei casi le assunzioni hanno coinvolte donne italiane; seguono le assunzioni di donne marocchine, albanesi e rumene. Dal punto di vista settoriale, le donne risultano maggiormente occupate nell’ambito del commercio (il 18,5% sul totale), nel metalmeccanico (il 13,7%), nel tessile-abbigliamento-confezioni (il 9,4%) e nel turismo (il 6,5%).

(07/03/2007)

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