L’autotrasporto chiede più controlli
«Sul numero di viaggi e peso dei carichi»

Dopo la tragedia avvenuta tra Milano e Lecco gli autotrasportatori bergamaschi si interrogano e chiedono al sistema un regìme più rigido
di verifiche.

Sicurezza propria, sicurezza del mezzo che si conduce e sicurezza delle infrastrutture. Tema, quest’ultimo, troppo spesso sottovalutato quando si parla di autocarri ma mai cosi attuale, con la mente che corre immediatamente al crollo del cavalcavia della statale 36 tra Milano e Lecco, avvenuto solo pochi giorni fa. La parola chiave per il settore autotrasporti bergamasco oggi è una sola: sicurezza. L’85% del trasporto merci in Italia viene effettuato su gomma, una percentuale molto elevata se confrontata ad alcuni stati europei come Germania e Francia.

Per quanto riguarda le sicurezza dei veicoli: «Le regole, che sia il numero di ore al volante, il numero di viaggi, il peso del carico e quant’altro, ci sono, ma spesso viene meno il controllo - spiega Luca Scandella, responsabile settore autotrasporto Cna Bergamo -. La situazione è molto migliorata negli ultimi anni, ma purtroppo non abbastanza».

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