«Sono ormai trascorsi cinque anni dall’inizio della crisi del Gruppo Legler e appare, purtroppo, sempre più concreta la possibilità che i 1300 lavoratori e lavoratrici del bergamasco e del nuorese perdano il loro lavoro». Inizia così la lettera con cui i segretari nazionali di categoria di Cisl, Cgil e Uil chiedono a tutti gli enti coinvolti nella vicenda il rispetto degli impegni presi. «Le Segreterie Nazionali di FEMCA – CISL, FILTEA - CGIL e UILTA - UIL , scrivono Ruvolo per la Cisl, Ciambotti per la Cgil e Salvi per la Uil, esprimono ancora una volta la loro preoccupazione per la situazione che si è creata e, soprattutto, per gli impegni assunti da tutte le parti il giorno 26 giugno, presso il Ministero delle Attività Produttive e che ancora una volta non sono stati rispettati.Il promesso piano industriale, base fondamentale per una prospettiva positiva, non è ancora giunto e senza di esso il prossimo incontro, già fissato per il 14 luglio, rischia di essere inutile come i tanti altri di questi cinque anni e non quello che avrebbe dovuto rappresentare l’inizio di un nuovo percorso. Le Segreterie Nazionali richiamano tutte la parti coinvolte, Ferratex, Regione Sardegna, Ministero Attività Produttive, al rispetto degli impegni assunti, in caso contrario utilizzeranno tutte le forme necessarie per salvaguardare i posti di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori della Legler nonché il tessuto industriale de Paese».(09/07/2008)
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