L’alternativa alla Spa secondo Bendotti
«Scorporiamo le attività bancarie»

C’è una terza via, alternativa alla trasformazione della Banca Popolare in Spa. A suggerirla nel corso dell’assemblea di Ubi alla Fiera di Bergamo è stato Doriano Bendotti, membro del consiglio della Camera di Commercio di Bergamo.

La proposta è stata lanciata nell’intervento di Bendotti con l’obiettivo di «valutare ogni possibilità che metta al centro del sistema banca il socio, piccolo o grande che sia, ma con pari dignità a prescindere dalle sue derivazioni storiche».

L’idea - ha detto - è quella di «un modello organizzativo che prevede uno scorporo dall’attuale società holding Ubi Banca delle attività bancarie e di tutte le partecipazioni bancarie in una nuova società che avrà la forma giuridica della Società per Azioni, come vuole la riforma».

Riforma che prenderà forma, come noto, nell’autunno di quest’anno con una assemblea straordinaria in programma a Brescia per sancire il passaggio alla nuova forma giuridica.

«In questo modo - ha proseguito Bendotti - tutte le azioni della nuova Spa sarebbero detenute dall’attuale società quotata che svolgerà funzioni di holding pura e che rimarrà cooperativa. Una quota significativa della nuova Spa potrà essere offerta sul mercato, realizzando così le finalità e i propositi previsti dalla recente normativa».

L’idea potrebbe prendere corpo, ma per il momento il presidente del Consiglio di sorveglianza, Andrea Moltrasio, si è limitato a rispondere che «all’interno del Consiglio non ci sono ancora riflessioni in ordine al modello organizzativo».

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