Economia / Valle Seriana
Lunedì 22 Gennaio 2018
L’addio all’imprenditore Silvio Albini
L’ultimo incontro pubblico al Pitti Uomo
Un protagonista indiscusso nel mondo dell’imprenditorialità nazionale e internazionale, dell’innovazione e dello sviluppo nel mondo del comparto tessile: proprio recentemente aveva partecipato a una delle fiere più importanti del settore moda nel panorama mondiale: Pitti Uomo a Firenze.
In questa occasione, lo scorso 10 gennaio, Silvio Albini aveva partecipato a un importante symposium sulla camicia e sui tessuti. Proprio lui aveva introdotto la chiacchierata organizzata, a Palazzo Gondi di Firenze, con i migliori camiciai su misura del mondo, riuniti per raccontare la loro visione della camicia su misura. Nella sua introduzione, Silvio Albini - grande appassionato di arte e di storia - era partito dalla bellezza dell’edificio che li ospitava, dalla sua origine, citando anche Dante e la Divina Commedia.
Con lui, al symposium, Darren Tiernan di Budd Shirts (Gran Bretagna), Justin Chang di Ascot Chang (Hong Kong), Jack Sepetjian di Anto Beverly Hills (Usa), Luca Avitabile (Napoli) e Paolo Maffeis della Camiceria Emanuele Maffeis di Bergamo: sono stati infatti loro i relatori del l’incontro organizzato da Simon Crompton, ideatore del blog Permanent Style e riconosciuto come una delle massime autorità in tema di eleganza e lusso maschile.
«La camicia su misura è un servizio che sta crescendo e su cui dobbiamo investire in qualità e professionalità - aveva spiegato in quell’occasione Silvio Albini -. La personalizzazione è un elemento fondamentale nella moda e sta diventando sempre più determinante. Attraverso questi sarti, eccellenze nel mondo, è possibile scoprire differenti modi di intendere il “bespoke” (su misura, ndr), che è espressione di tradizioni, storie che si tramandano da generazione, stili differenti». Il «su misura», un «pezzo» di quel lavoro imprenditoriale che il presidente del Gruppo Albini stava portando avanti, tanto da investire anche su una nuova App, «Fabric Butler», novità dell’azienda bergamasca, capace di coglier i cambiamenti e le richieste del mercato internazionale, sempre «più dinamico e più esigente» aveva sottolineato anche nell’ultima intervista Silvio Albini.
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