La Rubini di Cortenuova è fallita
Un centinaio di lavoratori a rischio
Nei giorni scorsi la sentenza. Un centinaio i posti di lavoro a rischio. Il Tribunale chiude la Rubini di Cortenuova e Il curatore concede poche speranze per il futuro. La Fim Cisl: «Una follia chiudere un’azienda che fattura un milione al mese».
La Rubini è fallita. Il tribunale di Bergamo ha emesso nei giorni scorsi la sentenza, che lunedì 25 maggio diventa di dominio pubblico. Il curatore fallimentare lunedì ha incontrato lavoratori e sindacato, soprattutto per un sopralluogo all’interno dello stabilimento. L’intenzione è quella di valutare se e come è possibile proseguire l’attività, «anche se il curatore non ha dato eccessive speranze - dice Massimo Lamera , della Fim Cisl -, ma solo una minima possibilità», per cui l’apposizione dei sigilli è rimandata almeno per qualche giorno.
Intanto, per tutta la giornata i dipendenti dell’azienda di Cortenuova, un centinaio di lavoratori, si sono interrogati e confrontati con i propri rappresentanti per capire quale futuro si possa aprire e quali iniziative eventualmente organizzare per far volgere la situazione nel verso più favorevole possibile.
«Adesso aspettiamo di sapere quali saranno le decisioni del curatore - continua Lamera -, ben sapendo che chiudere una fabbrica che fattura un milione di euro al mese rimane una follia…. Dovremmo anche capire a chi eventualmente rivolgerci per pensare all’attivazione di ammortizzatori sociali, in attesa, o nella speranza, che qualcuno possa fiutare l’affare…chissà a quali condizioni».
«Percepisco comunque la scarsa volontà di adoperarsi per una soluzione positiva - conclude Lamera -. La situazione rimane disperata».
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