La Portofino di Dubai
è firmata Tecnomagroup

C'è il genio creativo bergamasco dietro la futura oasi di charme a Dubai, negli Emirati Arabi, di nome Falcon Bay. Dal gusto europeo, italiano e francese, il progetto dell'esclusiva isola creata artificialmente, e inserita nella suggestiva cornice della zona denominata Waterfront, è firmato dall'architetto Maurilio Citterio, cotitolare e direttore generale della Tecnomagroup di Brembate che coordinerà anche la realizzazione dell'opera. L'idea di riprodurre fedelmente le località di Portofino, St.Tropez e Grimaud, parte dagli Emirati Arabi.

Il committente è lo sceicco Manea Al Maktoum, attraverso la società HMM L.L.C. International. «Non vogliamo creare tre cloni di plastica, ma portare a Dubai un angolo delle vostre bellezze tanto amate dallo sceicco - sottolinea Thierry Isaia, vice presidente della società -. Non sarà solo la replica fedele del celebre borgo ligure, ma ci sarà anche la sua atmosfera e lo stile di vita e la cultura italiana di cui lo sceicco è innamorato». Le cifre di investimento sono notevoli: 3 miliardi e mezzo di euro, ad opera finita. Una curiosità: accanto alla chiesetta di San Giorgio di Portofino, ci sarà anche una moschea. La prima parte del progetto verrà realizzata entro tre anni (a settembre partiranno i lavori). Entro cinque, termineranno i lavori di costruzione delle abitazioni. «HMM ha comprato il terreno per Falcon Bay direttamente dalla Nakheel che sta costruendo tutta Waterfront. Falcon Bay, su un'area complessiva di 3 milioni e 325 mila metri quadri e con una superficie di costruzione di 1 milione e 300 mila metri quadrati, ospiterà 50 mila persone, tra residenti e turisti - afferma Citterio -. Solo nella zona Portofino si prevede una superficie di 12 mila metri quadrati di attività commerciali, che porteranno a Falcon Bay la maggior parte degli esercizi presenti nella bella località ligure».

Il presidente di HMM, Roland Kaufmann dice: «Creeremo molti posti di lavoro anche per gli italiani. Insomma, è una grande opportunità per le aziende italiane. Da settembre a giugno, molti si trasferiranno a Falcon Bay. Lo sceicco non si accontenta di mangiare cibo italiano cucinato da cuochi non italiani. È un grande estimatore del made in Italy, in tutte le sue declinazioni». E così è stato per la scelta di Citterio. «Lo sceicco ha voluto espressamente un architetto italiano, che ha quel "quid" in più, anche a livello artistico, una sensibilità diversa - prosegue Isaia -. Ha trovato in Citterio l'ideale. Li ho fatti incontrare e si è subito stabilita una simpatia e un'empatia d'intenti. Citterio lavora molto sul concetto di bioarchitettura e di ecostostenibilità. E lo sceicco presta molta attenzione alla salvaguardia dell'ambiente». Sottolinea l'architetto bergamasco: «A Falcon Bay ci saranno molte zone verdi. E sfruttando un progetto studiato in collaborazione con due università italiane, una di Milano e una di Roma, sarà possibile ottenere energia dai rifiuti. Visto che dobbiamo fare un nuovo paese, dobbiamo e possiamo essere veramente innovativi. Anche i consumi saranno ridotti al minimo, ma questa è già una mia fissa che sto mettendo in pratica da diversi anni». Anche a Dubai, va detto, in questo momento la crisi si fa sentire, ma «non ci sono società che chiudono - precisa Kaufmann -. È una crisi salutare. C'è un'attività produttiva piena di energia. Sette mesi fa, a Dubai hanno regolamentato il mercato immobiliare. C'erano troppi speculatori. Ora siamo tornati alle cose essenziali. Gli investitori andavano protetti. Prima il mercato era selvaggio. Andavi, compravi, e rivendevi come ti pareva. Mentre Falcon Bay, che offre una grande qualità a un prezzo adeguato, è un progetto in cui si saltano tutti i passaggi coi vari intermediari». A quanto pare, la zona riservata a Portofino dovrebbe essere la zona più costosa. Ma per ora HMM non pensa a vendere: «Prima costruiamo le case e le infrastrutture. La vendita è l'ultima fase. Ci preme dar garanzia di solidità e qualità». Il finanziamento per il progetto arriva da grandi investitori locali e anche, secondo quanto affermano gli strateghi dell'operazione, da alcune «very important persons» che intendono approdare coi loro yachts nelle tre località mondane ispiratrici di Falcon Bay. Durante le fasi di costruzione, verranno coinvolte diverse aziende italiane. Probabilmente anche alcune aziende della bergamasca. «È un progetto che darà anche tutto un indotto di diverse attività - dichiara Citterio -. Dai giardinieri, ai mobilieri alle aziende di articoli per la casa... ». C'è stata una grande collaborazione con i sindaci delle tre località. Si faranno dei gemellaggi con Portofino, St. Tropez e Grimaud. Lo sceicco intanto il 23 aprile sarà a Portofino per la festa di San Giorgio. Mentre HMM sta aprendo nel cuore di Milano un nuovo ufficio di rappresentanza: Roberto Monzardo sarà il responsabile. «Opereremo su tre fronti, finanziario, immobiliare e corporate: invitiamo le aziende italiane a fare joint venture con noi a Dubai e già ci sono molte aziende interessate - dice Monzardo -. Diamo parecchie agevolazioni a chi volesse iniziare, spostare, allargare la propria attività nella replica del borgo». Anche Radio Italia si è dichiarata interessata ad aprire su questa zona fatta di sole e mare incontaminato. Il progetto prevede un accordo per trasmettere a breve «Solo musica italiana». «Sì, perché Ramazzotti, la Nannini, Zucchero e Bocelli vanno alla grande. Il sound italiano è molto chic da noi», assicura Thierry Isaia.

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