Economia / Bergamo Città
Giovedì 15 Ottobre 2015
La nuova sfida di Percassi?
Un frappuccino di Starbucks
Il patron dell’Atalanta sarebbe in trattativa con il colosso americano per aprire punti vendita in Italia.
Un brand che non è solo caffè e derivati vari, ma un’autentica esperienza. Negozi e prodotti sempre uguali in ogni angolo del pianeta, tranne in Italia, dove il colosso Starbucks non è mai arrivato. Difficile del resto dare battaglia nella patria del caffè: e pensare che Howard Schultz , patron di Starbucks aveva preso l’ispirazione della sua catena planetaria proprio da un soggiorno in Italia: tornato nella natia Seattle ha prima cercato di convincere i riottosi soci d’allora a cambiare modello di business, poi di fronte alle resistenze ne ha rilevato le quote e dato il via ad un successo senza pari. Un modello capace di influenzare tutte le più importanti catene del mondo.
E ora dopo tentativi in serie (se ne parla da almeno un decennio) potrebbe essere la volta buona per arrivare in Italia. Trattative sarebbero in corso con Antonio Percassi, imprenditore e patron dell’Atalanta, per la gestione dei punti vendita. Percassi ha portato in Italia marchi come Zara e Victoria Secret, ha inventato dal nulla centri commerciali e outlet di lusso, e ora sarebbe interessato a questa sfida a suo modo storica. E c’è chi dice che per il primo Frappuccino made in Italy by Starbucks potrebbe davvero essere questione di mesi, i primi del 2016.
© RIPRODUZIONE RISERVATA