Economia / Bergamo Città
Venerdì 02 Marzo 2012
La «Brembo» consolida i ricavi
Il 2011 archiviato con un +16,7%
Brembo archivia il 2011 con ricavi netti consolidati pari a 1,25 miliardi, in aumento del 16,7% rispetto all'anno precedente. A parità di perimetro di consolidamento e a cambi costanti il fatturato sarebbe aumentato del 16,5%.
Brembo archivia il 2011 con ricavi netti consolidati pari a 1,25 miliardi, in aumento del 16,7% rispetto all'anno precedente. A parità di perimetro di consolidamento (escludendo quindi gli effetti di Brembo Czech, che ha iniziato a produrre a luglio 2011 e di Brembo Argentina, ex Perdriel, acquisita con efficacia agosto 2011) e a cambi costanti il fatturato sarebbe aumentato del 16,5%.
Tutti i settori - sottolinea un comunicato - hanno contribuito positivamente alla crescita del gruppo, in particolare le applicazioni per veicoli commerciali, in aumento del 24,4% e le corse, in incremento del 23,8%. Il settore delle motociclette segna un +18,8% mentre quello delle auto cresce del 14,6% e la sicurezza passiva del 2,6%. Il periodo chiude con un utile netto di 42,9 milioni, in crescita del 33,1% rispetto a € 32,3 milioni dell'anno precedente.
Per quanto riguarda le previsioni sul 2012, le proiezioni degli ordinativi in portafoglio confermano un trend di crescita dei ricavi di tutti i settori anche per il 2012. L'entrata a regime dei nuovi impianti produttivi contribuira' positivamente anche ai margini a partire dalla seconda meta' dell'anno, una volta terminati gli investimenti per il loro completamento.
"Internazionalizzazione, innovazione e coraggio di investire per fare impresa. Sono queste - afferma Alberto Bombassei - le ragioni alla base della forte crescita del Gruppo nel 2011, e sono le linee guida dello sviluppo dell'azienda anche per il futuro. Il portafoglio ordini del primo semestre ci fa guardare con fiducia al 2012".
"Quest'anno abbiamo investito 34 milioni di euro in Italia. Spero di poter gia' dal prossimo anno incrementare sensibilmente l'impegno di Brembo nel nostro Paese. Sarebbe il segnale che l'Italia ha preso la strada giusta".
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