Se non si interverrà al più presto, il settore meccanotessile della Valle Seriana rischia di subire pesanti ripercussioni già prima della fine dell’anno, sia sotto il profilo imprenditoriale sia sotto quello occupazionale.
A suonare il campanello d’allarme sono Ferdinando Uliano, il segretario provinciale della Fim (il sindacato dei metalmeccanici della Cisl di Bergamo), e il responsabile di zona, Giancarlo Carminati. Oggi come oggi, spiegano i sindacalisti, il distretto meccanotessile seriano vede circa 600 lavoratori interessati dall’utilizzo di ammortizzatori sociali: la metà circa degli occupati nel comparto. A preoccupare sono le difficoltà congiunturali che attanagliano il settore meccanotessile ormai dallo scorso autunno. E dalla Fim di Bergamo, le attese per i prossimi mesi, sul settore meccanotessile, non segnalano miglioramenti.
«C’è la necessità di chiarire al più presto con i responsabili delle aziende quali siano le reali intenzioni imprenditoriali sulle aziende presenti in zona - dicono i sindacati -, ma un chiarimento serve anche con i responsabili del territorio, provinciali e di area, per valutare le strade da percorrere nel caso in cui la crisi congiunturale si dovesse trasformare in strutturale».
(19/05/2008)
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