La Cisl: il Decreto Sostegni rema contro le famiglie. «Annullati gli incentivi per colf e badanti»

In Lombardia la norma colpisce circa 80mila nuclei familiari.

«Ancora una volta, provvedimenti miopi rischiano di compromettere l’azione che il sindacato e le associazioni delle lavoratrici domestiche hanno sviluppato per l’emersione dal nero di questo particolare settore». Il lavoro domestico, infatti, rischia di essere penalizzato dal dl Sostegni-bis, che esclude esplicitamente colf e badanti dagli incentivi alle assunzioni. Emilio Didonè, segretario generale Fnp Cisl Lombardia, stigmatizza l’ennesima norma che «rema contro le famiglie, circa 80mila in Lombardia, che hanno regolarizzato le loro collaboratrici familiari impegnate a prendersi cura di anziani e disabili, e autorizza le oltre 110mila che invece le mantengono in nero. Forse la troppa fretta o le risorse scarse hanno generato ancora una volta provvedimento monchi e chi ne fa le spese è il lavoro domestico e di cura».

Secondo un calcolo della Fnp regionale, il costo a carico della famiglia che occupa una badante è pari a circa 17.000€ lordi all’anno. «Adesso, secondo il Decreto Sostegni, le famiglie non potranno usufruire del contratto di rioccupazione e quindi anche degli sgravi contributivi al 100%. Quello che poteva essere una grande opportunità per sostenere le famiglie e incentivare il lavoro regolare – conclude Didonè -, finirà per allargare ancora il tanto grigio che c’è, e che per il settore rappresenta già più del 60%».

© RIPRODUZIONE RISERVATA