La CdO continua ad attaccare:
«Si rimpiange la gestione Sestini»

Nella richiesta di un cambio di passo in Camera di commercio «la Compagnia delle Opere non è sola: CdO è costituita da un grande numero di imprese locali. E lo dimostreremo con proposte concrete. Misuriamo il nostro legame con il territorio nei nostri rapporti quotidiani con le imprese».

Nella richiesta di un cambio di passo in Camera di commercio «la Compagnia delle Opere non è sola: CdO è costituita da un grande numero di imprese locali. E lo dimostreremo con proposte concrete. Misuriamo il nostro legame con il territorio nei nostri rapporti quotidiani con le imprese».

Rossano Breno, presidente uscente di CdO Bergamo, risponde così all'accusa dei vertici della Camera di commercio di «essere soli contro tutti» nella polemica dei giorni scorsi sulla gestione dell'ente. Breno osserva che in occasione dell'approvazione del «primo bilancio dell'ente, come segno di fiducia verso la nuova gestione appena insediata, non avevamo espresso dissenso in attesa che il presidente mettesse a tema il cambiamento. Ora avanziamo le nostre proposte e i nostri rilievi partendo dai contenuti e non su questioni personali».

Ma l'affermazione più clamorosa e sorprendente, per chi aveva avversato in modo anche aspro la gestione Sestini, arriva adesso: «Noi non rimpiangiamo la passata gestione della Camera che CdO aveva criticato - spiega Breno - ma i vertici attuali rischiano di farla rimpiangere: questo sarebbe una grave responsabilità loro».

Durante l'assemblea è stato rinnovato il direttivo, così composto: Giuseppe Bianchi, Federica Bisutti, Massimo Bosio, Luigi Brambilla, Rossano Breno, Fabio Brevi, Alberto Capitanio, Giorgio Cattaneo, Stefano Civettini, Maria Grazia Corali, Marco Fassi, Francesco Galli, Manuela Ghidini, Aldo Ghilardi, Leonardo Legramanti, Federica Locatelli, Stefano Lorenzi, Giuseppe Lupi, Giovanni Manzoni, Gianni Ponti, Agostino Resmini, Paolo Ribolla, Luca Rottoli, Riccardo Selini, Sergio Serra, Claudio Solenghi, Paolo Sottocornola, Stefano Testa, Fabio Verzeri e Carlo Vimercati.

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