Economia / Isola e Valle San Martino
Sabato 15 Marzo 2014
La «Belotti» mette un piede in Cina
In Usa maxi impianto per la Boeing
Mettere un piede in Cina per poi allargare l’orizzonte ad altri Paesi del Far-East, vedi Taiwan e Corea. È con questo obiettivo che la Belotti di Suisio di recente ha inaugurato una filiale commerciale - che fa anche da centro di assistenza nelle fasi pre e post vendita - a Shanghai.
Mettere un piede in Cina per poi allargare l’orizzonte ad altri Paesi del Far-East, vedi Taiwan e Corea. È con questo obiettivo che la Belotti di Suisio di recente ha inaugurato una filiale commerciale - che fa anche da centro di assistenza nelle fasi pre e post vendita - a Shanghai: la Belotti Shanghai Machine Tours, dove lavorano cinque addetti. La società bergamasca, che produce centri di lavoro a controllo numerico, negli ultimi anni si è orientata sempre di più verso i settori automotive e soprattutto aeronautico e diverse commesse in questi ambiti vengono proprio da Oriente.
In particolare dall’India, dove l’azienda a fine 2013 ha consegnato a Mahindra (nota soprattutto per essere un costruttore automobilistico, ma affermatasi anche nel settore aerospaziale) due macchine a controllo numerico per la fresatura di particolari in fibra di carbonio e alluminio di parti strutturali di aerei. Si tratta di due commesse del valore totale di 750 mila euro, cui se ne aggiunge un’altra per Hal - Hindustan Aeronautics Limited: in questo caso entro l’anno verrà consegnato un impianto (del valore di 650 mila euro) per la fresatura di particolari aeronautici in materiale composito.
Da un estremo (del globo) all’altro: rimanendo nello stesso ambito, a Boeing la Belotti ad aprile consegnerà una macchina lunga 16 metri per realizzare parti della struttura degli aerei in fibra di carbonio. In questo caso l’ambito è quello militare.
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