I sindacati bergamaschi sono tornati dall’incontro di martedì al ministero a Roma con un punto fermo rispetto alla futura collocazione dello stabilimento per il Nord Italia della Jabil. Il piano industriale presentato in quella sede ha ribadito infatti la volontà di avere operativo entro settembre del 2009 un terzo sito da individuare in una zona intermedia fra gli attuali insediamenti di Mapello e Cassina de’ Pecchi. Inoltre, l’indicazione data per i prossimi tre anni è di un sostanziale mantenimento degli attuali livelli occupazionali, con la previsione di avere 540-550 dipendenti, che corrispondono sostanzialmente alla somma degli attuali addetti di Cassina e Mapello, con circa 240 dipendenti solo nel sito bergamasco. A livello nazionale, si conferma invece un livello occupazionale di 1.300-1.400 addetti: la divisione italiana della multinazionale americana dell’elettronica ha infatti stabilimenti anche nel Casertano, a Marcianise e San Marco Evangelista.«Il piano industriale - dice Pier Capelli della Fim-Cisl bergamasca esprimendo valutazioni positive - sancisce l’impegno all’estensione e al consolidamento dell’attività nel nuovo sito. Ci è stato presentato infatti un piano di espansione dell’azienda grazie a nuovi lavori, ovvero a un incremento delle commesse, in aggiunta a quelle ottenute con le attività rilevate da Nokia Siemens». Acquisizione che a fine 2007 ha portato in Jabil gli stabilimenti di Cassina de’ Pecchi e Marcianise. La riorganizzazione prevista punta ora ad arrivare a due unità operative, una per il Nord e una per il Sud, e per quanto riguarda il Nord all’incontro al ministero è stata confermata la strada del terzo sito.«L’azienda ha illustrato i suoi progetti generali per il futuro ponendo in modo esplicito su Cassina la questione di una collocazione diversa che si rende necessaria per cogliere maggiori opportunità di mercato», spiega Giuseppe Severgnini della Fiom-Cgil provinciale. «Penso che sia stato un incontro importante perché Jabil delineasse le sue strategie per il futuro, punto di partenza per il confronto in tutti i siti».Per Mapello la prospettiva di una terza collocazione significherà un doppio trasferimento, in base a quanto è stato convenuto con l’accordo firmato all’inizio del mese e approvato a larga maggioranza dai lavoratori, che prevede appunto uno spostamento temporaneo prima a Cassina e poi nel nuovo sito intermedio che dovrà essere individuato. Il termine per l’adesione dei lavoratori è fissato per domani: i trasferimenti andranno a regime gradualmente e saranno operativi al massimo da settembre. Chi non accetta, avrà la copertura di due anni di cassa integrazione straordinaria, con la possibilità di rientrare nel nuovo sito intermedio. Oggi sono previste le assemblee in fabbrica in cui si parlerà degli aspetti più tecnici dell’accordo.(17/07/2008)
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