Economia
Giovedì 19 Maggio 2005
Italmobiliare: +2,2% l’utile netto consolidato 2004 Approvati dividendo e acquisto di azioni proprie
Si è chiuso con un utile netto consolidato di 451,8 milioni di euro (+2,2%) il bilancio di esercizio 2004 di Italmobiliare spa, finanziaria a cui fa capo Italcementi, approvato oggi dall’assemblea ordinaria degli azionisti. I ricavi ammontano a 4.682,1 milioni (+6,5%). I soci hanno deliberato la distribuzione di un dividendo di 1,10 euro alle azioni ordinarie (1 euro per l’esercizio 2003) e di 1,178 euro per le azioni risparmio (1,078 euro) che sarà messo in pagamento dal prossimo 26 maggio, con stacco cedola il 23 maggio.L’Assemblea ha quindi eletto il nuovo Consiglio di amministrazione, che resterà in carica per il prossimo triennio, di cui fanno parte: Pier Giorgio Barlassina, Mauro Bini (indipendente) Giorgio Bonomi, Italo Lucchini, Luca Minoli, Giorgio Perolari (indipendente), Carlo Pesenti, Giampiero Pesenti, Livio Strazzera.
A questi amministratori già presenti nel precedente Consiglio si aggiunge come nuovo consigliere della società Gabriele Galateri di Genola.
È stato inoltre eletto il nuovo collegio sindacale composto da: Luigi Guatri (presidente), Claudio Del Re, Eugenio Mercorio.
I soci hanno poi rinnovato l’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie per un periodo di 18 mesi dalla deliberazione per un importo massimo non superiore ai 50 milioni. L’autorizzazione è stata chiesta per poter svolgere, ove opportuno, un’azione stabilizzatrice dei corsi di Borsa e per far fronte ai piani di stock option per dipendenti e amministratori.
Intanto, a margine dell’assemblea Italmobiliare, è affiorata la vicenda della scalata alla Rcs-Corriere della Sera, in corso da parte dell’immobiliarista romano Stefano Ricucci, 43 anni, futuro marito di Anna Falchi. La sua intenzione sarebbe quella di rastrellare fino al 15% delle azioni, ponendosi come primo azionista. Ricucci avrebbe rastrellato finora il 13,1%, la stessa quota del primo socio di Rcs, Mediobanca, seguita dalla Fiat al 10,2% e da Italcementi al 7%. Giampiero Pesenti è presidente del patto che controlla Rcs, quello stesso patto che sta facendo muro contro la scalata di Ricucci. Pesenti si è limitato a commentare che se Ricucci «vuole investire in Rcs vuol dire che è una società che va bene, e che non abbiamo sbagliato quando abbiamo aumentato la partecipazione». Pesenti ha anche aggiunto che in ogni caso «dev’essere comunicato alla Consob quando si varcano determinate soglie. Io non ho ricevuto alcuna comunicazione».
(19/05/2005)
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