Italcementi, fischi durante l’assemblea
Lavoratori in sciopero - foto e video

Uno sciopero (del 95%, secondo i sindacati) dei dipendenti Italcementi durante l’assemblea dei soci. Già alle 7 di questa mattina, venerdì 8 aprile, i lavoratori si sono organizzati in presidio.

Iniziato alle sette, intorno alle 8,30 erano una cinquantina al presidio posto su due fronti della sede storica di Italcementi: in via Camozzi e in via Madonna della Neve. Intorno alle 9,30 i lavoratori in presidio sono aumentati e hanno toccato i 170 dipendenti: secondo fonti sindacali sarebbero entrate poche persone che hanno scelto di lavorare in questa giornata di mobilitazione. Tanti, tantissimi, praticamente tutti: il 95% dei lavoratori della sede Italcementi di Bergamo ha aderito, allo sciopero di 8 ore indetto contro l’annuncio di pesanti tagli.

Presenti anche i politici Misiani e Carnevali, previsto un corteo che si svolgerà dopo l’ingresso dei soci in assemblea. Intorno alle 10, quando è iniziata l’assemblea dei soci, i lavoratori si sono posizionati in via Borlezza, fuori dalla palazzina dove l’assemblea è riunita. Si sentono i fischi e gli slogan contro i soci, i lavoratori contestano la decisione delle 400 eccedenze.

Quelle che fino a qualche giorno fa erano solo voci, da martedì sono infatti realtà: 400 eccedenze, con la possibilità di ricollocare 170 dipendenti all’interno di HeidelbergCement. Ma - ed è nero su bianco nella nota del gruppo tedesco - a Bergamo, da qui al 2020, resteranno tra le 210 e le 250 persone, contro gli attuali 629 dipendenti. Ecco perché la protesta indetta, nel giorno in cui è fissata l’assemblea degli azionisti di Italcementi, è particolarmente importante.

Nel frattempo giovedì è andato in scena il terzo sit-in davanti alla sede di via Camozzi. Ed è stata l’occasione per scaldare i motori in vista dello sciopero. «Facciamo troppo poco rumore», dice un’impiegata.

Con una notizia oramai certezza: che l’i.lab diventerà il quartier generale italiano era scritto nella nota in cui HeidelbergCement disegnava il futuro di Italcementi in Italia. E che il Kilometro Rosso avrebbe finito per ospitare una parte di dipendenti della sede di via Camozzi era nell’aria. Nell’incontro con i sindacati tenutosi a Milano, infatti, l’azienda avrebbe annunciato il graduale trasferimento del personale della sede di Bergamo all’i.lab, il Centro ricerca e innovazione di Italcementi, che attualmente ospita tra le 70 e le 80 persone. Un’altra parte di lavoratori - ma meno consistente - dovrebbe invece essere «dirottata» negli uffici dell’ex Società del Gres di Petosino, dove saranno concentrate le funzioni amministrative. Numeri e tempistiche ancora non si conoscerebbero.

L’operazione è strettamente collegata al recente annuncio di Heidelberg, che prevede che entro il 2020 a Bergamo resteranno tra i 210 e i 250 colletti bianchi. Mentre oggi nella sede di via Camozzi lavorano 629 persone: sono previsti esuberi tra le 230 e le 260 unità, a fronte di possibili 170 ricollocamenti in altre sedi del gruppo tedesco. Riducendosi i numeri, gli spazi compresi tra via Camozzi e via Madonna della Neve risultano quindi sovradimensionati. E la storica sede di Italcementi andrà svuotandosi.

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