Italcementi investe anche a Rezzato 170 milioni per un impianto più ecologico

Il gruppo Italcementi progetta una crescita in Italia. Dopo il completamento l’anno scorso degli interventi a Calusco, il gruppo ha presentato un analogo progetto di riammodernamento della cementeria bresciana di Rezzato che con l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili sul mercato permetterà una crescita della capacità produttiva e allo stesso tempo un miglioramento della situazione ambientale.

L’intervento proposto consiste nella realizzazione, con un investimento di circa 170 milioni di euro, di una nuova linea produttiva del cemento grigio in sostituzione delle attuali due, per arrivare a una capacità produttiva di 1,6 milioni di tonnellate annua. Il nuovo impianto, a conclusione dell’iter autorizzativo e della costruzione vera e propria (due anni di lavoro), potrebbe entrare in funzione nel 2009

La nuova linea produttiva ridurrà tra il 20 % e l’80% tutte le emissioni della cementeria, con performances migliori anche rispetto alle nuove direttive comunitarie recepite dal Parlamento Italiano.

Le amministrazioni locali di Rezzato e Mazzano hanno ricevuto lo Studio di impatto ambientale (Sia - realizzato dal Politecnico di Milano) il cui iter valutativo è stato formalmente avviato con la pubblicazione dell’avviso di avvenuto deposito della documentazione presso gli enti regionali, provinciali e comunali. L’iter prevede poi una serie di incontri tecnici e di informazione a livello locale e regionale per mettere a punto il progetto finale. In questa fase Italcementi esaminerà e valuterà tutte le eventuali osservazioni alla proposta iniziale presentata.

Due le soluzioni di intervento progettate: una all’interno dell’attuale area della cementeria e una all’esterno nell’area Sud adiacente all’impianto, entrambe in aree di proprietà Italcementi. La produzione prevista è di 4.000 tonnellate di clinker (la base per il cemento) al giorno. La riduzione a un unico punto delle emissioni oltre a permetterne un miglior controllo (con un monitoraggio in continuo 24 ore su 24 delle emissioni in atmosfera), porterà a una riduzione delle emissioni di polveri del 21%, di biossido di zolfo dell’ 80 %, di ossidi di azoto del 23%.

(30/06/2005)

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