Operativa dal 24 gennaio scorso, è stata inaugurata in via Partigiani 2, a Bergamo, la Banca Pmi, Banca di credito cooperativo per le piccole e medie imprese. Il neonato istituto di credito - il decreto di autorizzazione era stato firmato dalla Banca d’Italia il 15 ottobre 2004 - conta circa 800 soci.
Il sindaco Roberto Bruni l’ha definita «un’impresa coraggiosa».
La Banca Pmi è presieduta dal commercialista Gianluigi Fiorendi (vice presidenti l’avvocato Pilade Frattini e il presidente dell’Unione Artigiani Remigio Villa), e raccoglie il fior fiore dell’imprenditoria bergamasca e le più importanti associazioni di categoria: Unione e Associazione Artigiani, Cna, Ascom, Associazione Euroartigiani, Apindustria, Confagricoltura, Unione provinciale Agricoltori, Unione autonoma Esercenti, Compagnia delle Opere. Oltre a Comune e Provincia, soci mediante le loro più importanti controllate: Bas e Atb, Abm e Bergamo Energia.
«In questi mesi - spiega il presidente Gianluigi Fiorendi - siamo ancora in una fase organizzativa, anche se pienamente operativa. I primi dati relativi alla gestione verranno comunicati nella prima assemblea dei soci che sarà convocata in prima seduta a fine aprile, e in seconda convocazione a metà maggio. Siamo soddisfatti perché oltre all’aumento della base sociale, abbiamo un incremento del capitale che è salito a quattro milioni e mezzo».
All’atto della sottoscrizione era di quattro milioni, il doppio di quanto necessario, come minimo richiesto, per la costituzione della banca, che ha mosso i primi passi nel 2002. L’istituto, diretto da Mario Cubelli, conta sette dipendenti.
(17/03/2005)
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