
Economia / Bergamo Città
Sabato 26 Settembre 2015
Imprese e crisi, boom dell’usura
«Pesa il calo dei prestiti» - Video
Tra la fine di giugno del 2011 e lo stesso periodo del 2015, l’ammontare degli impieghi bancari alle imprese è diminuito di 104,6 miliardi di euro, mentre il numero di estorsioni e di delitti legati all’usura denunciato dalle forze dell’ordine all’Autorità giudiziaria è aumentato in misura esponenziale.
Lo indica la Cgia di Mestre secondo la quale se nel 2011 le denunce di usura erano 352, nel 2013 (ultimo dato disponibile) sono salite a 460 (+30,7 per cento); le estorsioni, invece, sono passate da 6.099 a 6.884 (+12,9 per cento). Nell’ultimo indice del rischio di usura, che da oltre 15 anni la Cgia provvede a calcolare, si sottolinea come tale fenomeno abbia assunto dimensioni preoccupanti soprattutto nel Mezzogiorno. Nel 2014, infatti, la Campania, la Calabria, la Sicilia, la Puglia e la Basilicata sono state le realtà dove la «penetrazione» di questa piaga sociale/economica ha raggiunto i picchi maggiori.

Nelle aree dove c’è più disoccupazione - ha calcolato la Cgia - alti tassi di interesse, maggiori sofferenze, pochi sportelli bancari e tanti protesti, la situazione è decisamente a rischio. Rispetto ad un indicatore nazionale medio pari a 100, la situazione più critica si presenta in Campania: l’indice del rischio usura è pari a 155,1 (pari al 55,1 per cento in più della media Italia), in Calabria a 146,6 (46,6 per cento in più rispetto alla media nazionale), in Sicilia si ferma a 145,3 (45,3 per cento in più della media Italia), in Puglia a 136,3 (36,3 per cento in più della media nazionale) e in Basilicata il livello raggiunge quota 133,2 (33,2 per cento in più della media Italia).
Diversamente, la realtà meno «esposta» a questo fenomeno è il Trentino Alto Adige, con un indice del rischio usura pari a 47,6 (52,4 punti in meno della media nazionale). Anche la situazione delle altre 2 regioni del Nordest è relativamente rassicurante: il Friuli Venezia Giulia, con 72,8 punti e il Veneto, con 73,2 punti, si piazzano rispettivamente al penultimo e terzultimo posto della graduatoria nazionale del rischio di usura.

«L’indice del rischio di usura - spiega Paolo Zabeo coordinatore ufficio studi Cgia - è stato calcolato mettendo a confronto alcuni indicatori regionalizzati riferiti prevalentemente al 2014: la disoccupazione, le procedure concorsuali, i protesti, i tassi di interesse applicati, le denunce di estorsione e di usura, il numero di sportelli bancari e il rapporto tra sofferenze ed impieghi registrati negli istituti di credito». «Con le sole denunce effettuate dalle forze di Polizia all’Autorità giudiziaria - conclude Zabeo - non è possibile dimensionare il fenomeno dell’usura: le segnalazioni, purtroppo, sono relativamente poche. Spesso, le vittime di questo crimine si guardano bene dal rivolgersi alle forze dell’ordine; chi cade nella rete degli strozzini è vittima di minacce personali e ai propri familiari, elemento che scoraggia molte persone a chiedere aiuto. Per questo abbiamo incrociato i risultati di ben 8 indicatori per cercare di misurare con maggiore fedeltà questa piaga. Oltre al perdurare della crisi, sono soprattutto le scadenze fiscali e le piccole spese impreviste a spingere molti imprenditori nella morsa degli strozzini».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Francesco Luccisano Senior
9 anni, 6 mesi
Leggo con interesse e stupore l'articolo di ieri sul fenomeno dell'usura, limitato unicamente agli strozzini, nel quale si riportano le dichiarazioni di Paolo Zabeio, della Cgia di Mestre secondo il quale "con le sole denunce effettuate dalle forze di Polizia all’Autorità giudiziaria non è possibile dimensionare il fenomeno dell’usura". Infatti il fenomeno dell'usura è molto più esteso di quanto si possa credere e non interessa solamente gli "strozzini" non iscritti in alcun ordine o registro ma pare investire quasi tutti gli Istituti di Credito. Si, mi riferisco all'usura perpetrata dalle Banche che, stando ai dati pubblicati dalla Società SDL Centrostudi di Brescia ed inseriti nell'interrogazione presentata al Senato della Repubblica con atto n°4-03967 e pubblicato il 14 maggio scorso, assumono dimensioni preoccupanti: su circa 47.000 c/c esaminati più del 98% son effetti da usura!
claudio locatelli
9 anni, 6 mesi
....ma se sono le scadenze fiscali a buttare gli imprenditori nelle braccia degli usurai, arrestate l'agenzia delle entrate ed il ministro delle finanze....