Il terzo trimestre del 2005 conferma, per l’industria manifatturiera bergamasca e per l’artigianato, una ripresa del ciclo della produzione. Il quadro complessivo, secondo la Camera di Commercio, è positivo, anche se l’indagine fa subito notare che le variazioni sono di piccola entità: dopo il +0,16 del secondo trimestre 2005 rispetto al 2004, nel terzo si è passati al +0,45.
Anche la variazione trimestrale destagionalizzata è positiva, seppur di pochissimo; migliora il fatturato e la crescita di quello estero, molto forte nel trimestre scorso, è in attenuazione, ma sempre su valori positivi. Gli ordini crescono, soprattutto dai mercati internazionali. Se l’occupazione è in calo, l’indagine della Camera di Commercio dice anche che diminuisce la Cassa integrazione. Il quadro complessivo è quindi in miglioramento, e le attese degli imprenditori per il prossimo trimestre sono ottimistiche. Ma non tutti i segnali vanno nella stessa direzione e l’intensità della ripresa è ancora modesta. La cautela è d’obbligo perché dalla flessione del 2001 la Bergamasca è al terzo tentativo di ripresa: i due precedenti movimenti al rialzo, all’inizio del 2003 e a metà del 2004, sono rientrati nel volgere di breve tempo. La previsione nell’immediato, conclude l’indagine, è comunque positiva: nell’ultimo trimestre dell’anno la produzione dovrebbe mantenersi in crescita tendenziale.
I dati dei vari settori: la meccanica nel complesso continua ad andare bene, non così il tessile-abbigliamento; le imprese dell’artigianato manifatturiero registrano ancora una flessione della produzione (intorno al -1,5 per cento, una variazione meno negativa rispetto al -2 e al -2,6 dei primi due trimestri del 2005) mentre le piccole e medie imprese industriali hanno variazioni tendenziali positive; i produttori di beni d’investimento e finali vanno decisamente meglio dei produttori di beni intermedi.
(28/10/2005)
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