Economia / Valle Cavallina
Martedì 08 Aprile 2014
Il Vinitaly brinda con lo spumante
Anteprima del Terre Colleoni Doc
Stavolta nella consueta «piazza Valcalepio» allestita nel cuore del padiglione Lombardia del Vinitaly il protagonista è stato lo spumante. Il Consorzio tutela Valcalepio ha infatti presentato in anteprima la prima edizione dello spumante che rientra nella nuova Doc «Terre del Colleoni»..
Stavolta nella consueta «piazza Valcalepio» allestita nel cuore del padiglione Lombardia del Vinitaly il protagonista è stato lo spumante. Il Consorzio tutela Valcalepio ha infatti presentato in anteprima la prima edizione dello spumante che rientra nella nuova Doc «Terre del Colleoni».
Le aziende che lo hanno prodotto sono la Cantina Sociale Bergamasca, Il Calepino, Il Cipresso, Locatelli Caffi e Villa Domizia-4R. Ma altre cantine, come, ad esempio, Medolago Albani, sono pronte ad unirsi al gruppo degli spumantisti Doc. E, a questo proposito, va senz’altro citata la medaglia d’oro conquistata al Concorso enologico internazionale della kermesse veronese dall’azienda Tenuta degli Angeli di Carobbio degli Angeli. Non è una vittoria di poco conto, tutt’altro.
Primo perché non è mai accaduto, o almeno nessuno lo ricorda. E poi perché la medaglia d’oro è stata ottenuta in una categoria, quella dei vini spumanti metodo classico, in cui, di solito, svettano altre aree vinicole più titolate nelle bollicine.
«Quello del Vinitaly - fa notare il presidente del Consorzio tutela Valcalepio Enrico Rota - è il più importante concorso nazionale con oltre 3 mila vini giudicati. E i riconoscimenti sono stati quest’anno così ripartiti: 17 gran medaglie d’oro, 16 medaglie d’oro, 18 medaglie d’argento, 22 medaglie di bronzo, 715 diplomi di gran menzione.
Le medaglie d’oro sono, dunque, solo 16 e Bergamo ne può vantare una, davanti a blasonati champagne e franciacortini. Mi piace sottolineare la vocazione spumantistica di Bergamo: e riusciamo a dimostrare che, per una volta, i bresciani arrivano dopo di noi. La Doc “Terre del Colleoni” era indispensabile per permettere ai nostri spumanti di aver una denominazione d’origine, come gli spumanti più importanti d’Italia». Il metodo classico Doc della nostra provincia è prodotto con uve Chardonnay, Incrocio Manzoni e Pinot, con fermentazione sui lieviti per 24 mesi.
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