E' cresciuto, raggiungendo quota 234, il paniere dei "Prodotti Agroalimentari Tradizionali" compresi nell'elenco della Regione Lombardia. In questi giorni, infatti, ne sono entrati a far parte l'asparago di Cantello (Va), il melone mantovano (Mn), la patata di Oreno (Mi), il pollo brianzolo (Mi-Lc-Co-Mb), il rosmarino e la salvia di Montevechia (Lc), il pisello di Miradolo (Pv) e il prosciutto crudo "Il Botto" (Bg).
Gli otto nuovi prodotti rispondono alle caratteristiche richieste dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, possedendo i requisiti che prevedono una comprovata tradizionalità e presenza nel luogo d'origine di almeno 25 anni.
Luca Daniel Ferrazzi, assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia, commenta positivamente l'ulteriore crescita della squadra dei prodotti tradizionali. "L'inserimento di questi otto prodotti nel Registro tenuto presso il Ministero - dichiara Ferrazzi - dimostra quanto ben radicata tra i produttori locali sia la voglia e la consapevolezza di mantenere vive le nostre tradizioni agricole e offrirle, tramite prodotti di qualità, ai cittadini. Un lavoro da premiare e tutelare, che merita il plauso di tutti i lombardi".
L'elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della Regione Lombardia, giunto alla sua quinta revisione, suddivide le specialità provenienti da tutte le province in otto categorie: carni e derivati, cereali e farine, derivati del latte, miele, ortaggi e frutta freschi e conservati, paste fresche, prodotti da forno e da pasticceria e prodotti ittici. "La Lombardia - continua Ferrazzi - oltre ad essere la prima regione agricola italiana, ha nel suo Dna la cura per la tradizione e la tipicità dei propri prodotti, la cui promozione e diffusione impegna da anni la Regione in un lavoro che con soddisfazione possiamo definire sempre più impegnativo. Un lavoro che parte anche dalle eccellenze contenute nel Registro dei Prodotti Tradizionali, che in questo modo hanno la possibilità di ottenere visibilità ed essere conosciute al di fuori dei propri luoghi d'origine".
"Ricordo - conclude Ferrazzi - che Regione Lombardia può vantare anche 27 tra salumi, formaggi e prodotti ortofrutticoli caratterizzati dai marchi DOP e IGP, 5 vini DOCG e 14 DOC. L'Expo 2015, ora in fase di avvicinamento, sarà una nuova occasione per far crescere il numero dei prodotti agroalimentari tipici e con marchi di qualità".
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