Il piano industriale di Ubi a giugno
Massiah: «Sarà storico». E innovativo?

«Sarà un piano industriale storico, che cercherà di esercitare il pensiero laterale». Così si è espresso il consigliere delegato di Ubi, Victor Massiah, parlando con gli analisti finanziari, giovedì 12 maggio in conference call da Brescia per presentare i risultati del primo trimestre dell’anno, chiuso con un utile di 42 milioni, in netto calo (meno 44,6%) rispetto a un anno fa.

L’immagine del «pensiero laterale» lascia prefigurare qualche strategia innovativa per affrontare un contesto che è il peggiore per una banca commerciale, con i tassi d’interesse giù e una domanda di credito non ancora vivace. Un salto alla Fosbury, per richiamare l’immagine simbolo dell’assemblea del 2 aprile.

Il piano dovrebbe essere presentato entro giugno e l’attesa principale è per il progetto della banca unica, anche se ieri Massiah ha spiegato agli analisti che potrebbe non essere l’unica soluzione. Sul tavolo, del resto, c’è sempre il nodo dell’acquisizione da parte di Ubi delle partecipazioni nelle banche rete in capo alle Fondazioni di Cuneo e di Banca del Monte, che detengono rispettivamente il 24,904% della Banca regionale europea e il 16,237% di Comindustria.

L’andamento attuale delle banche in Borsa non favorisce certo le riflessioni sulla valorizzazione delle quote che le stesse Fondazioni detengono in Ubi (2,23% Cuneo e 1,6% Banca del Monte) per definire lo scambio. Massiah ha ribadito inoltre che non sono in cantiere operazioni straordinarie.

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