Il caro petrolio si fa sentire sui campi

Il gasolio per l’agricoltura ha registrato un rincaro dell’8% nell’ultimo mese: più 40% in due anni. La Coldiretti: «Con la siccità, un altro colpo al settore». L’Unione propone un ribasso del carico fiscale

Se il prezzo del gasolio continuerà a salire, l’economia bergamasca rischia un forte rallentamento. Secondo i dati raccolti dall’ufficio Prezzi della Camera di commercio, a metà giugno i prezzi petroliferi nella provincia hanno toccato livelli mai raggiunti prima. L’impennata dei prezzi interessa tanto l’olio combustibile per uso industriale che quello del gasolio destinato all’agricoltura: nel primo caso la rilevazione ha evidenziato un aumento su base annua vicina all’11%, peggio è andata al carburante per l’agricoltura con lievitazioni che hanno superato addirittura i 26 punti percentuali.

A indurre alla delicatezza nell’affrontare la questione sono gli stessi numeri raccolti dall’ente camerale il 15 giugno scorso: 0,631 euro al kilogrammo per acquisti di olio combustibile per uso industriale fino a 2 mila Kg (più 2,9% su base mensile) e 0,577 euro oltre i 20.001 Kg (+5,1% rispetto a 30 giorni prima); 0,616 per approvvigionamenti di gasolio per l’agricoltura fino ai 2 mila litri (+7,9% su metà maggio) e 0,572 euro oltre i 10.001 litri (+8,3% se confrontato con un mese prima).

Il rincaro è quindi particolarmente sensibile per un settore già martoriato come quello agricolo (comparto che nella provincia conta oltre 5 mila aziende iscritte al registro imprese). Negli ultimi due anni, il gasolio ha subìto un incremento che ha abbondantemente superato i 40 punti percentuali: 41,3% per acquisti fino ai 2 mila litri e 45,9% oltre i 10 mila. Rispetto al picco di cinque anni fa, invece, il rialzo è di poco superiore al 10%.

(24/06/2005)

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