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Economia / Bergamo Città
Venerdì 04 Dicembre 2015
I sindacati e l’accordo Italcementi
«Un’intesa che tutela Bergamo»
Ci sono «ulteriori spazi di discussione e di trattativa che saranno sicuramente necessari». Il 9 assemblea sindacale.
«L’accordo raggiunto nella tarda sera del 3 dicembre presso il Ministero del Lavoro a Roma, pur essendo di riorganizzazione, garantisce ai lavoratori una copertura per i prossimi 20 mesi. Dopo mesi di discussione e 8 ore di sciopero, effettuate presso la sede centrale di Bergamo, il risultato raggiunto per quanto riguarda il mantenimento occupazionale è di soddisfazione. Lo stesso si colloca in un momento che vede la provincia di Bergamo, ai massimi storici di disoccupazione» commentano Danilo Mazzola (Filca Cisl), Luciana Fratus (Fillea Cgil) e Giuseppe Mancin (Feneal Uil).
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«Nella prima proposta formulata dall’azienda la quale prevedeva un percorso di Cigs per riorganizzazione, che avrebbe coinvolto 680 lavoratori nella nostra provincia (477 Italcementi di cui 10 a Calusco e 203 Ctc) l’accordo raggiunto prevede una riduzione significativa con 250 lavoratori coinvolti in Italcementi e 130 presso il Ctg per un totale di 390 lavoratori. Con l’accordo sono stati anche definiti investimenti per 21,9 milioni di euro di cui 1,9 per la sede centrale e 1,8 per la cementeria di Calusco d’Adda. Inoltre è stato riconfermato e implementato un accordo di protezione sociale dei Lavoratori, anche con una integrazione mensile da parte dell’azienda alla indennità di cassa integrazione e la possibilità di accedere alla mobilità volontaria con un sostegno al reddito significativo».
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«Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali, non avendo avuto il consenso del Governo ad inserire nell’accordo ministeriale la possibilità di ricorrere all’articolo 42, le parti hanno sottoscritto congiuntamente un impegno a richiedere al Governo, quando sarà insediata l’apposita commissione, l’applicazione dell’art. 42 della legge n.148/2015 per ricorso agli ammortizzatori sociali per gli anni 2017 e 2018. Mentre, per la sede di centrale di Bergamo, si è convenuto che, prima di ricorrere alla collocazione in cassa del numero massimo di lavoratori si svolgerà un incontro fra le organizzazioni sindacali, le Rsa e l’azienda in via preventiva per la verifica del numero delle posizioni in Cigs e la definizione dell’adeguato piano sociale».
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«Le segreterie di Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil di Bergamo, ritengono che l’accordo non solo ha mantenuto 3 cementerie, gia destinate a diventare centri di macinazione nel perimetro del Gruppo, ma tutela al meglio in questo delicato momento i lavoratori della sede di Bergamo e conceda ulteriori spazi di discussione e di trattativa che saranno sicuramente necessari, vista la vendita di Italcementi ai tedeschi di Heidelberg. Nell’assemblea sindacale dei lavoratori della sede, convocata per mercoledì 9 dicembre condivideremo nei particolari i contenuti dell’accordo»
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