Economia / Bergamo Città
Mercoledì 09 Settembre 2020
I giovani attratti dall’agricoltura
Boom di progetti finanziati dalla Regione
Bergamo sempre più terra di giovani agricoltori. Lo sottolinea Coldiretti Bergamo nell’evidenziare il primato orobico per numero di domande di giovani agricoltori finanziate negli ultimi 5 anni da Regione Lombardia nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale: 225 su un totale regionale di 1.096. Seguono le province di Brescia con 204 domande e Como con 44.
«È importante sostenere con misure adeguate le aspirazioni dei giovani che hanno scelto di costruire il loro futuro in agricoltura – afferma Daniele Filisetti, delegato provinciale Coldiretti Giovani Impresa –. È favorendo il ricambio generazionale che il settore si arricchisce di moderne competenze e visioni innovative, è anche per questo che è tornato ad essere strategico per la ripresa economica ed occupazionale con le campagne che sono diventate attrattive per tanti giovani, consapevoli di svolgere un lavoro non residuale ma essenziale per la comunità, come è stato dimostrato anche durante la recente emergenza sanitaria».
Va evidenziato che altre 26 domande sono in fase istruttoria e che gran parte delle domande finanziate sono state presentate da giovani che operano in zone montane. «Negli ultimi anni è sempre più accentuato il dinamismo delle aziende agricole di montagna, con giovani protagonisti con nuove idee e nuovi progetti – afferma Alberto Brivio, presidente di Coldiretti Bergamo -. Il sostegno di Regione Lombardia a queste realtà è fondamentale perché contribuisce a creare nuove prospettive e ad evitare lo spopolamento e il dissesto ambientale di aree territorialmente fragili. Ringraziamo l’assessore regionale all’agricoltura, alimentazione e sistemi verdi Fabio Rolfi per avere da sempre creduto nelle potenzialità delle aziende giovani e per aver lavorato affinché fosse aumentata l’entità dei contributi».
La Regione Lombardia, infatti, ha modificato i parametri del Piano di Sviluppo Rurale riguardanti gli importi dei premi concessi per il primo insediamento di giovani agricoltori. I contributi saranno alzati da 20.000 euro a 40.000 euro per i giovani agricoltori in zona non svantaggiata di montagna e da 30.000 a 50.000 euro per i giovani agricoltori in zona svantaggiata di montagna. La modifica è stata approvata nei giorni scorsi dalla Commissione europea.
«Ora – prosegue Brivio – bisogna affiancare a queste misure interventi finalizzati a potenziare i servizi e le infrastrutture digitali, a partire dalla banda larga. Un grande lavoro dovrà essere fatto anche per costruire nuove filiere e rafforzare sbocchi commerciali e progettualità con altri comparti, come turismo e artigianato. La rinnovata attrattività della campagna per i giovani si riflette nella convinzione comune che l’agricoltura sia diventata un settore capace di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale. Se consideriamo che nei primi sei mesi dell’anno i nostri uffici hanno seguito l’apertura di 61 nuove aziende, questo significa che nonostante tutto neppure il Covid-19 non ha stoppato la voglia di fare impresa in agricoltura».
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