Economia / Hinterland
Martedì 22 Dicembre 2015
Gros Market, il futuro dopo Carrefour
«Tempi brevi per salvare i lavoratori»
L’unica alternativa alla chiusura al 31 marzo dei Gros Market, compreso quello di Dalmine, è ormai la cessione dei negozi ad un terzo soggetto. Lo scrivono i sindacati.
«Il nostro maggiore auspicio è che i 180 lavoratori siano salvaguardati, così come le attività di tutti e sei i negozi del gruppo», dice Alberto Citerio, segretario generale dell Fisascat Cisl Bergamo alla conclusione dell’incontro con Lombardini.
I Gros Market sono stati «restituiti» da Carrefour nonostante l’accordo stretto tra i due gruppi meno di tre anni fa. Tra questi anche il negozio di Dalmine, nel quale lavorano 52 persone. Carrefour, nel novembre scorso, con una lettera alquanto inattesa, «ha esercitato recesso unilaterale dei contratti di affitto e conseguentemente intende retrocedere gli esercizi commerciali a Gros Market. Il trasferimento dei suddetti esercizi commerciali – concludeva la missiva - è previsto entro il prossimo 31 marzo».
«Noi prendiamo atto di quanto fatto da Carrefour - dicono dalla Cisl -, anche se non condividiamo la scelta né le modalità della stessa, ma adesso i tempi stringono e pretendiamo che i negozi proseguano la loro attività e i lavoratori mantengano il loro posto di lavoro».
L’unica alternativa per il sindacato è dunque la «cessione dei negozi ad un terzo soggetto, non essendo in grado Lombardini di gestire un’attività commerciale in proprio. Anche per questo - sostiene Citerio - abbiamo chiesto nell’incontro con Lombardini che in tempi brevi ognuno faccia la sua parte: Carrefour mantenga il livello commerciale di ogni punto vendita; Lombardini si adoperi affinché si trovino compratori e i soggetti interessati».
Per Citerio si sarebbe parlato «di abboccamenti con almeno tre possibili compratori: si facciano avanti nel più breve tempo possibile». La Lombardini, presente all’incontro sindacale con Emilio Lombardini, l’avvocato Matteo Luzzana e il consulente Leopoldo Varasi, si è detta disponibile a avviare un percorso di confronto con il sindacato sin dal mese di gennaio con l’obiettivo di salvaguardare lavoro e lavoratori.
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