Economia / Bergamo Città
Martedì 15 Settembre 2015
Giovane, start up e made in Bg
L’idea vincente per le fatture on line
Nata da due compagni di corso della facoltà d’Ingegneria a Dalmine: il fondatore, Daniele Ratti, ha 23 anni.
«Non è vero che in Italia non si può fare innovazione e non è vero che le buone idee non vengono premiate: è ora di smettere di piangersi addosso, ma occorre tirarsi su le maniche e lavorare». Daniele Ratti, il creatore del servizio Fatture in Cloud, un sistema gestionale per la fatturazione e la contabilità delle piccole e medie imprese, lo diceva all’inizio del 2014, quando lanciò la sua creatura, e lo può confermare oggi, all’indomani della firma che gli ha tolto il pensiero fisso del «cosa farò da grande?» (ha appena 23 anni). TeamSystem, società marchigiana e leader in Italia nello sviluppo e nella distribuzione di software e servizi per aziende, commercialisti e consulenti del lavoro (1.800 addetti in tutto il gruppo e ricavi attesi per il 2015 pari a circa 260 milioni di euro) ha comprato il 51% della start up bergamasca («per una cifra molto importante per il mercato italiano», ammette lo stesso Ratti) e gli ha chiesto di restare alla guida dell’azienda per continuare a sviluppare un prodotto che in appena due anni ha conquistato oltre 40 mila clienti.
La piattaforma www.fattureincloud.it mette a disposizione un sistema di contabilità semplice e flessibile basato sul clouding, cioè sulla possibilità di archiviare on line i propri dati: sviluppata alla fine del 2013 da Ratti per seguire i conti della sua prima partita Iva, all’inizio del 2014 ha iniziato a espandersi e ad essere apprezzata dai primi utenti. Le piccole e micro-imprese e i liberi professionisti trovavano, con pochi clic, la possibilità di registrare e gestire la propria fatturazione da qualsiasi dispositivo mobile. A Daniele Ratti, che poco tempo fa si è laureato in Ingegneria a Dalmine, si è così affiancato un compagno di studi, Matteo Milesi: insieme, in pieno spirito Silicon Valley lavorando di notte dalla propria camera da letto (i due sono di Curno e Sorisole), hanno iniziato a sviluppare quel pacchetto informatico creando la relativa App e aggiungendo diverse funzionalità con un’interfaccia accattivante. Il tutto ad un prezzo fortemente conveniente: dopo un mese di prova, la versione base costa 5 euro al mese e quella avanzata 10 euro.
Con i primi riconoscimenti (appena pochi mesi dopo essere stata messa on-line, la piattaforma aveva già più di 9 mila utenti) si sono fatti avanti anche i primi investitori. «Siamo cresciuti – spiega Daniele Ratti – più velocemente di quanto avessi mai potuto immaginare e si sono aperte nuove opportunità. Aspettavamo il momento giusto e l’azienda giusta e in TeamSystem abbiamo trovato il partner ideale». I rappresentanti della società marchigiana, con sedi e società presenti in tutta Italia, hanno incontrato Ratti e Milesi a Dalmine, all’esterno di Ingegneria, poi le trattative sono andate avanti per tutta la prima metà del 2015.
TeamSystem, tramite la sua controllata Danea Soft, ha acquisito il 51% della start up «e lo abbiamo fatto in maniera convinta – spiega l’amministratore delegato Federico Leproux – perché in Fatture in Cloud abbiamo trovato, prima che un prodotto valido, persone estremamente motivate e competenti. Daniele Ratti e Matteo Milesi hanno dimostrato di poter raggiungere una clientela pregiata, le famose «4 milioni di partite Iva», con un prodotto utile e facile da usare. Sfruttando al meglio la tecnologia e le loro intuizioni, TeamSystem, che oggi serve oltre 185 mila clienti in tutta Italia, punta a dematerializzare e digitalizzare flussi di lavoro che oggi gravano sulle piccole e piccolissime imprese del nostro Paese. Nei prossimi cinque anni vogliamo intercettare una fetta importante di un mercato che vale qualche decina di milioni di euro. E sono contento che Daniele sarà ancora l’anima di questo progetto».
«Io e Matteo – conclude Ratti – continueremo a lavorare dentro quella che consideriamo sempre la nostra azienda, e sappiamo già verso quali nuovi servizi ci dobbiamo orientare: un’integrazione maggiore e più veloce tra l’impresa e il commercialista, la fatturazione elettronica, il registro degli acquisti, la gestione degli F24. Siamo senz’altro la dimostrazione che aziende importanti e strutturate non temono di investire sui giovani e sull’innovazione».
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