Fusione tra Popolare Bergamoe Popolare Commercio e Industria

Dall’accordo, sottoscritto tra i Cda dei due istituti di credito e della controllata Banca Popolare di Luino e di Varese, nasce il 7° gruppo italiano. Lunedì l’operazione sarà presentata al mercato

I Consigli d’amministrazione di Banca Popolare di Bergamo Credito Varesino, Banca Popolare Commercio e Industria e della controllata Banca Popolare di Luino e di Varese hanno deliberato all’unanimità di sottoscrivere un accordo quadro per la fusione dei tre istituti in una nuova Banca Popolare. I tre istituti lo hanno reso noto in un comunicato congiunto. Lunedì l’operazione sarà presentata al mercato e poi il calendario prevede una serie di tappe che dovrebbero portare entro giugno 2003 all’efficacia della fusione ed entro il 1 luglio alla quotazione della nuova capogruppo. Per la Banca Popolare che nascerà non è ancora stato scelto un nome. Il nuovo consiglio di amministrazione sarà formato da ventuno membri, di cui otto nominati dal Cda di Comindustria. Il primo Presidente sarà Emilio Zanetti, vice Presidente vicario Giuseppe Vigorelli e Amministratore Delegato Giampiero Auletta Armenise.
Dalla fusione tra la Banca Popolare di Bergamo, la Popolare Commercio e Industria e la Popolare di Luino e Varese nasce il settimo gruppo bancario italiano per totali attivi, con una capitalizzazione di borsa di circa 3,8 miliardi di euro (in base ai prezzi di chiusura al 13 dicembre 2002 e fully diluted). Il nuovo gruppo costituisce una banca con 1.197 sportelli, il 66% dei quali concentrati nel centro-nord e 500 nella sola Lombardia; circa 2,5 milioni di clienti, prevalentemente famiglie e piccole-medie imprese; 48 miliardi di euro di raccolta diretta e 45 miliardi di raccolta indiretta di cui 22 miliardi di euro di risparmio gestito.

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