Fiorano, Tessival taglia 120 posti alla tessitura

In arrivo cassa integrazione straordinaria Ridotte le produzioni non competitive

La Tessival, dopo avere resistito a lungo con il ricorso alla cassa integrazione ordinaria, deve cedere alla concorrenza asiatica su prodotti che ormai arrivano in Italia, complice anche il dollaro forte, a prezzi imbattibili per i costi di produzione europei. Da qui la decisione annunciata ieri ai sindacati di una riorganizzazione dell’apparato produttivo a partire da un taglio all’attività di tessitura.

Il calo di telai in produzione avrà conseguenze sull’occupazione con circa 120 esuberi allo stabilimento di Fiorano al Serio, dove sono attualmente impegnati 218 addetti: proprio per 120 si è conclusa lunedì la cassa integrazione ordinaria che, a fasi alterne, durava da ottobre.

Sulla riorganizzazione ieri mattina si è tenuto il primo incontro alla sede di Confindustria Bergamo tra i responsabili dell’azienda e i sindacati Femca-Cisl, Filtea-Cgil, Uilta-Uil e il Sinpa e si è iniziato a parlare di come affrontare il problema occupazionale, attraverso ammortizzatori sociali e in particolare con la cassa integrazione straordinaria, che dovrebbe partire già dal 17 marzo.

Ieri, oltre a un presidio sindacale davanti alla sede di Fiorano, si è tenuta nel pomeriggio un’assemblea dei lavoratori dove i sindacati hanno spiegato che saranno discussi strumenti di accompagnamento e incentivi all’uscita volontaria, oltre all’anticipo della cassa. Domani intanto la richiesta della cassa sarà portata all’esame tecnico dell’Agenzia regionale del Lavoro.

(05/03/2008)

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