È ancora un avvio d’anno in crescita per le esportazioni della Bergamasca: anche se «dimezzata» rispetto a quanto evidenziato nello stesso periodo del 2007. Nei primi tre mesi di quest’anno, infatti, secondo le elaborazioni della Camera di commercio di Bergamo sulla base dei dati Istat, le vendite oltralpe si sono attestate a 3,17 miliardi di euro che evidenziano un incremento del 7,2% rispetto all’andamento del primo trimestre dell’anno scorso. Ma a fine marzo 2007 le esportazioni «trimestrali» segnavano una crescita del 13% rispetto ai primi tre mesi del 2006.Che la tendenza sia di «frenata», lo si capisce guardando l’andamento congiunturale non destagionalizzato riferito all’ultimo trimestre 2007: il dato delle esportazioni, in questo caso, risulta infatti in calo dell’1,6%.Una tendenza al raffreddamento del commercio estero in generale viene anche dal fronte importazioni: il dato tendenziale sul primo trimestre 2007 nel periodo gennaio-marzo 2008 parla infatti di una flessione dello 0,3% (l’import si è attestato a 2,12 miliardi di euro): dato che passa al meno 4,1% se il confronto lo si fa sul valore dell’import dell’ultimo trimestre 2007.Confermando la sua vocazione per le esportazioni, anche nei primi tre mesi del 2008 la nostra provincia si segnala come realtà con un andamento decisamente migliore di quanto registrato sia a livello regionale, sia a livello nazionale: le esportazioni in Lombardia hanno segnato un incremento anno su anno del 4,9%: nello stesso periodo, in Italia l’incremento messo a segno dalle vendite all’estero si è attestato al più 5,4%.Come sottolineano dall’ente camerale, «la crescita tendenziale dell’export è in grande misura dovuta ai prodotti della meccanica (+16,1% le macchine, +8,8% le macchine elettriche, +3,2% i mezzi di trasporto) e ai prodotti in metallo (+8,3%)». Limitandosi ai settori di peso significativo, «buoni progressi si riscontrano anche nella gomma-plastica (+10%), nella carta-editoria (+5,8%) e nei prodotti alimentari (+6,9%)». Il tessile-abbigliamento vede una contrazione dell’export del -2,6% (e una riduzione ancor più vistosa delle stesse importazioni)». In calo anche l’export dei prodotti chimici (-2,4%), dei minerali non metalliferi (-4,8%) e dei prodotti in legno (-7,8%).Marcatamente diversa, rispetto a Italia e Lombardia, la dinamica nelle due macrodestinazioni (Unione europea ed extra Ue) dell’export provinciale: verso l’Ue superano i 2,05 miliardi (+10,3% sul primo trimestre 2007) contro variazioni molto più tenui del dato nazionale (+1,6%) e lombardo (+1,7%). L’export extraeuropeo bergamasco, che sfiora l’1,1 miliardi nei primi tre mesi, cresce del 2% contro aumenti dell’11,4% in Italia e del 9,9% in Lombardia. Cala l’export destinato ai Paesi dell’Asia orientale.Nello specifico dell’interscambio con i singoli Paesi si conferma il ruolo trainante della Germania a cui Bergamo destina il 17% del suo export e da cui riceve il 24,5% delle sue importazioni totali: l’export trimestrale è in crescita del +7,5%. Ancor più spiccata la dinamica delle esportazioni verso la Francia (+14,4%). Rallenta l’export verso la Cina (e ancor più le importazioni), si riduce quello verso la Turchia.(16/06/2008)
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