Expo, poche le assunzioni
Solo 60 stimate per Bergamo

I posti di lavoro legati a Expo stentano a decollare, ma c’è fiducia tra gli organizzatori perché crescano, da qui a maggio 2015, in modo consistente. In effetti i dati diffusi dall’Osservatorio mercato del lavoro della provincia di Milano sono distanti dalle previsioni.

I posti di lavoro legati a Expo stentano a decollare, ma c’è fiducia tra gli organizzatori perché crescano, da qui a maggio 2015, in modo consistente. In effetti i dati diffusi dall’Osservatorio mercato del lavoro della provincia di Milano sono distanti dalle previsioni.

A dispetto delle 100 mila assunzioni annunciate all’inizio, bisogna fare i conti con la realtà: al momento i contratti avviati sono 4.075. Con un ulteriore aggravante per Bergamo, perché la maggior parte (74,1%) riguarda il Comune di Milano, mentre il 16,5% proviene da altre regioni.

Ciò significa che i restanti capoluoghi lombardi devono spartirsi 384 posti. Che, fatte le dovute proporzioni con la popolazione, per la nostra provincia sono poco più di 60 nuovi lavoratori.

Ma la partita dell’occupazione è ancora aperta. Nadia Ghisalberti, assessore di Bergamo a Cultura, Turismo ed Expo analizza la situazione e le prospettive.

In particolare sarebbe importante puntare sul turismo legato all’esposizione universale.

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