È stata trovata l’ipotesi di accordo per gli esuberi alla Exide di Romano, dopo che l’azienda aveva aperto a marzo la procedura di mobilità per 19 dipendenti su 392, tutti impiegati, a causa di una riorganizzazione sulla gestione dei servizi interni a livello europeo.
Il gruppo multinazionale americano, presente in molti paesi europei possiede in Italia anche una società di plastica dove si costruiscono le batterie a Canonica d’Adda, una realtà più piccola ad Avellino e due sedi a Verona (batterie per auto e settore industriale).
Dopo alcuni incontri e una trattativa serrata, oggi è stato trovato un punto d’incontro ritenuto dalle parti soddisfacente: l’azienda ha ridotto gli esuberi arrivando a dieci posizioni, il sindacato ha ritenuto congrui sia i criteri di uscita, legati ai lavoratori in procinto di andare in pensione e in subordine a chi volesse dimettersi volontariamente, sia gli incentivi che riguarderanno l’esodo.
Ora con i lavoratori si verificheranno i punti essenziali dell’accordo giovedì prossimo in assemblea: poi si potrebbe firmare l’accordo dei sindacati con l’azienda - che sottolinea gli aspetti positivi dell'intesa - il 28 aprile.
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